Finalmente il Senato ridiscute il Decreto Urbani

Il Senato discuterà gli emendamenti al Decreto Urbani anti-P2P emersi dai lavori della Commissione Stanca sui contenuti digitali. Sarà la volta buona?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-01-2005]

Inutile illudersi nuovamente o cantare vittoria troppo presto ma è ripreso al Senato, presso la competente Commissione (che è quella per l'Istruzione Pubblica e la Cultura), l'iter di revisione del Decreto Urbani che criminalizza il P2P, per cui si era impegnata la maggioranza di governo, a cominciare dallo stesso Urbani e dal Ministro per l'Innovazione tecnologica Lucio Stanca.

La revisione prenderà le mosse proprio dagli emendamenti scaturiti dai lavori della Commissione interministeriale, costituita dai Ministri Urbani, Gasparri e Stanca sui contenuti digitali(e-content) nell'era di Internet.

La Commissione ha tenuto numerose audizioni in cui non sono stati ascoltati solo i rappresentanti dei produttori e distributori musicali e cinematografici ma anche dei provider e di associazioni degli utenti della Rete contrarie al Decreto Urbani.

Negli emendamenti al Decreto si prevede che la sanzione più grave (reclusione e multa) si applichi solo a chi immette in rete contenuti tutelati da copyright a fini di lucro mentre chi lo fa per fini diversi potrà cancellare il reato attraverso un'oblazione, cioè pagando una multa.

Chi in Rete condividerà contenuti digitali coperti da copyright potrà rischiare al massimo una sanzione amministrativa di importo non elevato.

La Commissione chiede che la legge prevede dei "codici deontologici", cioè dei codici di autoregolamentazione, concordati tra produttori di contenuti e utenti, che promuovano anche nuovi modelli economici per i contenuti digitali.

Siamo comunque all'inizio dell'iter di modifica, vedremo cosa ne verrà fuori.

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Pier Luigi Tolardo