Come ti spio l'email (legalmente)

Pubblicati i dettagli dell'accordo tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti sui passeggeri che volano verso gli Usa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-01-2007]

Presto ci saranno telecamere nei luoghi più impen

Il Daily Telegraph fa lo scoop dell'anno: in base alla nuova legge Blair sul diritto di informazione, ha ottenuto dal governo inglese il testo dell'accordo (finora segreto) tra il governo Usa e l'Unione Europea per i controlli antiterrorismo sui passeggeri che dall'Europa volano negli Usa.

L'accordo, che fu raggiunto dopo un braccio di ferro tra americani ed europei, prevederebbe che i dati forniti dalle compagnie aeree europee, tra cui il numero di carta di credito e l'indirizzo email, siano oggetto di controlli da parte delle autorità americane; questo avverrebbe non solo prima e subito dopo il volo negli Usa, ma anche successivamente.

Tutto ciò è reso inquietante e pericoloso dalla capacità tecnica degli americani di intercettare il contenuto delle comunicazioni di posta elettronica (anche fino a parecchi milioni contemporaneamente), come pure il fatto che il governo americano abbia già realizzato operazioni di intercettazioni di massa delle email sui propri cittadini e su molti cittadini stranieri dentro e fuori gli Usa: lo ha ammesso lo stesso Bush al Congresso. E' preoccupante anche la presenza negli Usa delle sedi centrali delle maggiori carte di credito: Mastercard, Visa e American Express.

Lo stesso Garante della privacy italiano Franco Pizzetti ha dichiarato a proposito dell'accordo e della necessità di rivederlo, come sostengono anche gli altri garanti europei della privacy: "L'accesso alle banche dati non potrà più essere diretto: le autorità dovranno presentare richiesta motivata alle compagnie aeree, specificando i motivi che necessitano la conoscenza delle informazioni. Si dovrà indicare il tipo di notizia che si intende conoscere e perché. Dovrà essere specificato a chi è consentito presentare la richiesta e soprattutto individuare criteri di protezione di questi dati personali".

Sarebbe bene che Prodi venisse chiamato con interrogazioni parlamentari a rispondere su questo accordo in Parlamento; anche Berlusconi, molto amico degli Usa ma anche nemico di ogni eccessiva interferenza dello Stato nella privacy dei cittadini, dovrebbe prendere posizione come capo dell'opposizione.

L'intero Parlamento, infine, dovrebbe approvare un ordine del giorno chiaro sui limiti che l'azione delle autorità americane deve avere nei confronti della libertà di comunicazione e della privacy dei cittadini italiani che si recano negli Usa per turismo o lavoro.

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Pier Luigi Tolardo