Dopo l'offerta At&T, Telecom a rischio attentati

Tavaroli ha spiato mezza Italia con la scusa di difendere Telecom Italia dal terrorismo, ma i veri rischi arrivano con gli americani.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-04-2007]

Com'è sempre strana la storia: Giuliano Tavaroli e la sua banda di spioni hanno speso centinaia di milioni di euro degli azionisti Telecom per spiare mezza Italia, da Afef agli operai Pirelli, dalla Lega alle Authority.

La giustificazione che adduce Tavaroli era la necessità di difendere Telecom dagli attacchi del terrorismo internazionale, specie fondamentalista; per questo ha collaborato con Sismi, Cia e governi italiano ed americano, riuscendo, dice lui, a sventare anche qualche attentato.

Anche a causa delle vicende giudiziarie che coinvolgono Tavaroli, Tronchetti Provera è costretto a passare la mano, e a chi? Agli americani di At&T e ai messicani di Carlos Slim.

A questo punto Telecom Italia, se dovesse davvero diventare un'azienda sotto il controllo di una delle più importanti multinazionali del mondo, sia pure condiviso con investitori italiani, diventerebbe davvero, e non più per finta, un obiettivo importante per i terroristi italiani ma, soprattutto, per quello internazionale che vuole mettere sotto scacco la potenza degli Stati Uniti.

A questo punto l'ex maggiore dei CC Toselli, nuovo capo della security Telecom Italia, già capo della scorta del Capo dello Stato all'estero per diversi anni, molto stimato dai suoi ex superiori, avrà mezzi e risorse per fronteggiare questi nuovi rischi?

Già adesso Telecom è, per molti versi, blindata e inaccessibile: lo diventerà ancora di più?

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Pier Luigi Tolardo