Hillary Clinton parla su YouTube

L'ex first lady si rivolge agli elettori più giovani, chiedendo di scegliere il motivo conduttore della sua campagna elettorale per i democratici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-05-2007]

hillary

Indire una sorta di referendum telematico per scegliere la canzone di riferimento di una campagna elettorale potrà sembrare una delle tante strane "americanate", ma per la verità alcune hanno poi preso piede anche a casa nostra, complice il progressivo e inarrestabile asservimento culturale nonché a usi e costumi d'oltre oceano.

Tuttavia la mossa non manca di finezza psicologica, perché in luogo di imporre la propria presenza a meeting, videoconferenze, dibattiti, comparsate in radio TV, in qualche modo unicamente seguite dai sostenitori ed evitate o solo subìte da tutti gli altri, Hillary e il suo staff hanno realizzato che l'illusione di essere o sentirsi in qualche modo co-protagonisti sicuramente solleticherà anche gli elettori dell'altra fazione politica, non foss'altro che per lasciare direttamente o indirettamente insulti e sberleffi.

In ogni caso, il risultato di far sentire la propria presenza anche agli "altri" sicuramente sarà pienamente raggiunto. Indirettamente lo ha confermato la stessa Hillary, che rivolgendosi ai naviganti ha dichiarato in tono serio: "Vorrei sapere cosa pensate di una delle più importanti questioni di questa campagna elettorale", aggiungendo che si trattava di una questione estremamente dibattuta negli ultimi mesi. "Ecco perché mi rivolgo a te, popolo americano" ha concluso poi l'ex first lady.

Il video è andato sul sito di You Tube una decina di giorni fa e avrebbe provocato oltre mezzo milione di visite; i titoli delle canzoni proposte spaziano da You and I di Céline Dion a The Best di Tina Turner, passando comunque anche da Beautiful Day, I'm a Believer e tanti altri; le preferenze espresse ammonterebbero già a circa 140.000 e secondo i responsabili del sito nei prossimi giorni dovrebbe essere comunicato il risultato finale.

A prescindere dalla ormai assodata pervasività dell'Internet e dell'importanza che sta assumendo per una miliardata di persone nella vita di tutti i giorni, se vogliamo zoomare sull'orticello di casa nostra la cosa -se prendesse piede- si presenta con le connotazioni di un fantahorror in piena regola.

E' facile immaginare una ventina di sondaggi in contemporanea, quindici dirette televisive giornaliere su altrettante reti nazionali e non, con i tempi non dei passaggi ma delle canzonette centellinate e pedissequamente assoggettate alla spietatezza della "par condicio". E per finire, a sera tutti da Vespa a discettare su Apicella o, poniamo, la Vanoni.

Terribile. Anche perché tra l'allusiva calvizie dell'uno e la rosseggiante e altrettanto allusiva chioma dell'altra, la scelta alla lunga sarebbe improponibile.

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