E' in discussione negli Stati Uniti una nuova legge che permetterà allo Stato di installare sistemi spyware su ogni dispositivo elettronico per proteggere i diritti d'autore, ma anche per spiare gli utenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-10-2002]
Una nuova minaccia alle libertà civili preoccupa la comunità americana dei cosiddetti "scambisti digitali": gli utenti che utilizzano le reti peer-to-peer per scambiare musica, video, software e altro. La minaccia è una nuova legge all'esame del Congresso che renderà obbligatorio l'inserimento in ogni strumento tecnologico di tecnologie ufficiali anti-pirateria.
Questi dispositivi, già battezzati "spyware di stato" (o "policeware"), spieranno tutti i contenuti audio e video che riproducono, impedendone la copia e segnalando ogni tentativo di violazione del copyright.
La CBDTPA (Consumer Broadband and Digital Television Promotion Act) rappresenta, secondo le moltissime voci di protesta, un'indebita aggressione alla privacy dei cittadini, che saranno legalmente spiate nell'intimità delle loro attività, pur quando ascolteranno musica o guarderanno un DVD.
Ma le critiche non riguardano solo aspetti etici: alte sono le pene per chi viola la legge, e fin troppo ampio l'ambito applicativo della stessa legge. Chi distribuisce oggetti tecnologici privi degli spyware governativi rischia fino a 5 anni di carcere, e ogni apparecchio dotato di processore sembra essere soggetto alla normativa.
La legge è molto chiara al riguardo: è applicabile, infatti, a ogni strumento capace di registrare, riprodurre, modificare, trasmettere o copiare informazioni in forma digitale; perfino chi distribuisce materiale proveniente da dispositivi privi di controlli rischia la stessa pena.
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