Red Ronnie e la Sindrome delle Due Campane



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-05-2016]

iddio

Marco Cattaneo ha già fatto egregiamente il punto della situazione su Repubblica, il Corriere ha pubblicato un buon decalogo antibufale in proposito e ci sono anche gli sbufalamenti fatti da Gravità Zero e da TeamVaxItalia, per cui non mi dilungo sulla vicenda delle dichiarazioni antivacciniste di Red Ronnie durante il programma Virus della Rai del 12 maggio scorso. Aggiungo solo un paio di considerazioni.

Certo, Red Ronnie ha detto una serie di falsità scientifiche sui vaccini che inevitabilmente aumenteranno il numero dei dubbiosi e ridurranno la diffusione dei vaccini, già pericolosamente in calo. Ma non è la prima volta che Red Ronnie viene colto a dire cazzate monumentali su argomenti nei quali non ha nessuna competenza (Red Ronnie astrofisico: "Un triangolo così perfetto [sul Sole] è un messaggio"; Red Ronnie virologo: "Ogni virus o batterio ha sua frequenza. Individuata presenza si mette in controfase frequenza e lo si elimina"; e altre perle raccolte da Il Post, comprese dichiarazioni pro-"scie chimiche" e pro Stamina).

Quindi la questione di fondo non è se Red Ronnie abbia rigurgitato una collezione di cretinate: è come mai una persona che oggettivamente non ha alcuna competenza in materia di vaccini, e ha già dato prova di avere in generale una visione della realtà un po' fumosa, viene chiamata dalla Rai a esprimersi sui vaccini.

Ho provato a chiederlo a Nicola Porro, conduttore della trasmissione: nessuna risposta.

disinformatico

Il Corriere scrive che Porro ha risposto dicendo di aver "messo a confronto due alfieri con posizioni opposte" (l'altro "alfiere" è "Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente dell'Istituto Coscioni"). Ed è qui l'errore fondamentale e frequente del giornalismo di oggi: invece di far parlare gli esperti e arrivare a una risposta, si fanno parlare e battibeccare persone incompetenti ma capaci di attirare pubblico per notorietà o telegenia (di Red Ronnie ho già detto; la Coscioni, per quanto sia coinvolta in un grave caso personale di salute, non è un medico o un'immunologa ma è laureata in economia aziendale). E questo viene considerato giornalisticamente corretto, perché per molti questo significa "far sentire le due campane" dandosi una parvenza di obiettività.

No, no, no, no e ancora no. Qui non stiamo parlando di calcio o di moda, dove le opinioni di tutti hanno grosso modo lo stesso valore e la stessa frivolissima importanza. Qui stiamo parlando di vaccini, ossia di un fenomeno concreto, tangibile, misurabile e scientifico: le opinioni non c'entrano nulla e contano soltanto i fatti. I fatti su una questione di vita o di morte.

Non è questione di far sentir campane. Qui non c'è nessuna campana da suonare: si fanno sentire i fatti, punto e basta. Non si mettono insieme l'incompetente e l'esperto (in questo caso, Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia, relegato nell'angolino da Virus e sfogatosi in un bel post su Facebook), perché altrimenti si innalza l'incompetente al livello dell'esperto e si tradisce il pubblico. Non si fanno sentire due campane, se una è fessa.

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C'è un'altra cosa: Red Ronnie non è l'unico ad aver detto cose bizzarre. Nel video della puntata di Virus, a 20:30 dall'inizio, Franco Antonello della fondazione I Bambini delle Fate, genitore di un ragazzo autistico, dice testualmente: "...nei bugiardini, in un bugiardino in particolar modo dei vaccini, c'è scritto proprio chiaramente ‘può causare autismo'". Antonello ha già fatto affermazioni simili in passato, ma stavolta ha detto che c'è proprio scritto esplicitamente "può causare autismo". Gli ho chiesto di indicarmi il nome del vaccino in questione. Se è il Tripedia, è una bufala dovuta a una lettura distorta del bugiardino, come spiegano bene MedBunker e Vaccinfo.

Tutta la faccenda mi ricorda un episodio analogo che ho vissuto personalmente e che indica quanto sia persistente e diffusa l'abitudine di far parlare gli incompetenti. Durante una trasmissione di una rete nazionale italiana per la quale facevo da consulente tecnico, mi fu comunicata in anticipo la lista degli ospiti in studio. Un nome mi saltò subito all'occhio e chiesi cosa c'entrasse il celebre europarlamentare e senatore con l'argomento tecnico di cui la trasmissione si sarebbe occupata. "Niente", mi fu risposto al telefono dalla produzione, "ma è un bell'uomo e attira le donne". Così si scelgono gli ospiti per "fare informazione". O meglio, per riempire il vuoto pneumatico tra uno spot pubblicitario e l'altro. Meglio esserne consapevoli, così magari si spende il proprio tempo informandosi seriamente.

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Paolo Attivissimo

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 26)

E' stato già adombrato in questa serie di risposte, ma desidero metterlo maggiormente in evidenza: chi teme per la possibilità statistica di un effetto indesiderato di un vaccino deve anche, a maggior ragione, impedire ai propri cari di salire in macchina, in treno, in areo, in nave, a cavallo, in motorino, in bicicletta, sui pattini e... Leggi tutto
20-5-2016 13:46

Ormai nei programmi TV c.d. "d'intrattenimento" non contano le opinioni più o meno sostenibili; contano le litigate furibonde, così i bovidi spettatori si congratulano secostessi per non essere giunti a tal punto di becero logocarcinoma
20-5-2016 11:38

Il colmo e' che la RAI fa queste trasmissioni "di informazione" con i nostri soldi.
19-5-2016 18:32

Un'altra "esperta" invitata in quella trasmissione era la Brigliadori, nota per essere una sostenitrice dell'urinoterapia: asseriva di essere guarita dal cancro bevendo ogni giorno la propria urina.
19-5-2016 00:11

Non solo sono completamente d'accordo con quanto affermava Eco ma direi che la cosa dai social si estende a tanti programmi televisivi. Mi chiedo se ci siano giornalisti (?) e/o conduttori semplicemente stupidi, conviti che l'autorevolezza in qualsiasi ambito del demente di turno si data da quanto è conosciuto o proprio in malafede che... Leggi tutto
18-5-2016 13:24

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Wangari Muta Maathai, vincitrice nel 2004, convinta che il virus HIV sia stato creato in laboratorio e sfuggito per errore.
Barack Obama, vincitore nel 2009, appena eletto presidente degli USA.

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