Il Blog di Valentina Tanni, esperta di Net Art.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-04-2003]
Valentina Tanni ha contribuito a diffondere (anche su Zeus News) la conoscenza del fenomeno della Net Art. Adesso oltre a dirigere il suo Random, cura un Blog personale: Valentina Blog. Le abbiamo posto qualche domanda su questa nuova esperienza.
ZN: La prima domanda è la solita, ormai retorica: Perché ti sei fatta un Blog?
Valentina Tanni: Ho seguito con interesse il fenomeno Blog sin dai suoi inizi e mi è sembrato un eccezionale modo di comunicare. Credo che aldilà della diatriba su Blogger e giornalismo (che mi sembra sostanzialmente un falso problema), i Blog diano la possibilità di esprimere contenuti che difficilmente troverebbero posto in una struttura editoriale tradizionale, che deve fare i conti con l'editore, le vendite, gli sponsor, la "linea" del giornale, il target e così via.....
Quello che mi piace molto, personalmente, dei Blog è proprio la mescolanza spudorata di pubblico e privato, considerazioni serie e frivolezze, informazione ben documentata e impressioni del tutto personali. E difatti detesto i magazine travestiti da Blog :-).
ZN: Cos'è che ti piace di più nel tuo Blog?
L'idea di poter raccontare da critico d'arte, il mondo dell'art system contemporaneo da un punto di vista scanzonato e personale. Raccontando episodi magari meno rilevanti, ma che fanno parte del mio modo di vivere questo mestiere. Non ho voluto fare un Blog solo sull'arte perché i Blog monotematici mi annoiano. La colpa è un po' anche di Luciano Giustini perché durante una cena in pizzeria mi ha convinto a farlo davvero.
ZN: Tu sei un'esperta di Net Art, quindi della Rete come immagine. Il Blog è definito come la "Rete della Parola", la rivincita dell'Internet della parola sulle immagini, ma ci sono anche Photoblog (non so se conosci: sono Blog di disegno e pittura), si parla di VideoBlog e anche sul tuo Blog ci sono foto. Come vedi il problema? (se è un problema?)
Valentina Tanni: La Net Art è molto meno basata sulle immagini di quanto si possa pensare. Gran parte dei progetti web d'artista, sono frutto di un'avvincente mescolanza di linguaggi e molto spesso sono molto concettuali e molto poco "visivi". Quindi non definirei la Net Art come Rete dell'immagine. Tematizza ed indaga la comunicazione telematica in generale, insieme alle ricadute psico- sociali del digitale.
Inoltre il movimento net-artistico si è sviluppato grazie a mailing list e newsgroup; il suo terreno di coltura sono lo scambio e la contaminazione, e spesso è la struttura stessa del web ad essere decostruita ed indagata. Io credo che si possa comunicare attraverso testi e immagini in maniera simultanea e non vedo una reale contrapposizione tra le due cose.
ZN: Se dovessi suggerire ad un lettore di Zeus News un percorso in Rete per conoscere e capire la Net Art, che suggerimenti daresti?
Valentina Tanni: Quello che posso fare è dare qualche link da cui partire. Il sito americano Rhizome è un buon punto di partenza perché contiene un archivio on line di opere di Net Art. Da qualche mese è divenuto però a pagamento tranne il venerdì. Un sito nuovo e ben fatto è Net ART review. Tra le risorse italiane, oltre al mio RANDOM, sono utili Neural, Exibart e Noema.
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