Il Garante della Privacy emana una normativa che vieta i controlli sulla navigazione Internet e le email dei dipendenti, mentre consente l'uso di filtri e blocchi per evitare abusi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-03-2007]
Il Garante della Privacy fa finalmente chiarezza, con una normativa che sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni, su quali controlli può praticare un datore di lavoro sulle email professionali e sulla navigazione in Internet dei dipendenti in orario di lavoro, dai Pc professionali nelle sedi lavoro (o anche a casa in caso di telelavoratori mobili o domiciliari).
E' vietato al datore di lavoro monitorare i siti Internet che un dipendente visita perché da questi si potrebbe risalire a idee politiche, sindacali, religiose, a orientamenti sessuali, a dati riservati e tutelati dallo Statuto dei Lavoratori.
Il datore di lavoro può prevedere precise norme per evitare usi impropri, privati e non autorizzati, di Internet e delle email professionali, può escludere con filtri e altri sistemi i siti web non di interesse professionale e aziendale oppure il download di musica e immagini
Si consiglia l'uso di caselle di posta condivise da più lavoratori per evitare che l'azienda non possa accedere per problemi vari a dati utili allo svolgimento dell'attività lavorativa.
Ma la casella di posta, anche quella aziendale, non può essere soggetta a intrusioni arbitrarie da parte del datore di lavoro.
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