Interventi sul futuro di Blu

Mentre il Ministro delle Comunicazioni Gasparri spera in una soluzione accettabile sia per gli azionisti di Blu che per i suoi dipendenti, le Tute Arancioni hanno offerto il loro appoggio alle persone impiegate nella compagnia telefonica. E dopo il sito delle Tute Arancioni nasce anche il sito dei Blu People: i dipendenti sentono minacciato il proprio posto di lavoro dalla situazione di incertezza che perdura. La preoccupazione è reale: in che mani finirà Blu, e soprattutto che fine faranno gli attuali dipendenti?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-03-2002]

Siamo arrivati al punto in cui, se i soci di Blu non decidono di vendere entro un paio di mesi, le casse della società saranno del tutto prosciugate e vi sarà bisogno di una consistente iniezione di fondi, cosa che nessuno degli attuali azionisti ha intenzione di fare.

Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri è intervenuto sulla vicenda di Blu, il gestore GSM italiano che rischia di chiudere: "Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per evitare la liquidazione di Blu" afferma. "Questo ovviamente non vuol dire andare contro le leggi esistenti, né contro la volontà degli azionisti, anche se la situazione è alquanto complicata".

In poche parole il problema pare essere che Benetton possieda sia Autostrade (il maggiore azionista di riferimento di Blu) che una parte di Tim (una delle aziende che vorrebbero acquistare Blu, o parte di essa), e che voglia vendere a se stesso, con un complicato gioco di scatole cinesi, una cosa che già possiede. In questo caso interverrebbe l'Antitrust, e i problemi sarebbero non solo a livello nazionale ma addirittura europeo.

Il Ministro assicura che i clienti della compagnia telefonica non verranno danneggiati da questo gioco, come prevede la legge. La sua preoccupazione sono tuttora gli oltre 2.000 dipendenti che da tempo hanno iniziato una forte protesta contro i vertici dell'azienda. "Il Governo farà tutto quello che è nelle sue capacità per evitare riflessioni negative dal punto di vista occupazionale, senza, ovviamente, violare le norme giuridiche".

Promesse a parte, una soluzione per salvare i dipendenti Blu potrebbe essere la vendita a un unico acquirente senza smembrare la società: soluzione che tuttora è vista come improbabile. Le offerte per l'acquisto dell'azienda sono arrivate, oltre che da parte di Tim, anche da Omnitel Vodafone, Wind ed H3G. Non è stato rivelato, però, se tali offerte siano per l'acquisto dell'intera azienda o solo di parte di essa.

C'è anche il timore che chiunque compri Blu intenda poi rivenderne alcune parti, tenendosi ciò che più gli interessa. La merce preziosa sono le frequenze, vera manna dal cielo per gli attuali tre operatori mobili GSM, ma è da rilevare che H3G è interessata soprattutto all'acquisizione delle infrastrutture di rete, che eviterebbero una installazione dei futuri tralicci 3G da zero e renderebbero una parte della attuale clientela di Blu, che, pur rappresentando solo il 4% del mercato italiano, resta un buon numero dal quale partire.

Solidarietà arriva anche dalle ormai famose Tute Arancioni, che si stanno occupando oltre che alla loro, anche ad altre realtà della new-economy, in cui i dipendenti vengono abbandonati al loro destino. In questa ottica, nei giorni scorsi hanno inviato una lettera per unire la loro voce a quella dei lavoratori di Blu.

"Le Tute arancioni e la RSA Matrix esprimono tutta la propria solidarietà verso i 1900 lavoratori di Blu che in questi giorni stanno subendo loro malgrado una politica di tagli aziendali e che oggi, 25 Febbraio 2002, scendono in piazza per difendere i propri diritti attraverso un presidio davanti a Regione Toscana, Prefettura e Provincia di Firenze. La medesima politica di tagli che stanno subendo lavoratrici e lavoratori di BLU ora, ha fatto vittime silenziose in questi mesi in numerose altre aziende. Perché i lavoratori non passino dall'essere risorse umane ad essere insostenibili pesi aziendali. Perché le aziende si assumano la responsabilità verso le migliaia di lavoratori assunti che, successivamente, per riparare a politiche aziendali poco lungimiranti, vengono licenziati o silenziosamente invitati ad andarsene. Perché la flessibilità e la giovane età della gran parte dei lavoratori di questi nuovi settori non sia la scusa per licenziare con la coscienza pulita. Perché i lavoratori delle aziende scelgano come e quando andarsene nell'ottica di una flessibilità offensiva che permetta a ciascuno di scegliere autonomamente il proprio percorso formativo. E' necessario che la lotta per i diritti di tutti i lavoratori invisibili, ad oggi in costante pericolo, lavoratori che hanno dato tempo ed espresso passione e creatività nel proprio lavoro, prosegua e continui unitariamente."

Il movimento dei dipendenti che difendono i loro diritti cresce: nessuno vuole essere un numero all'interno di una realtà aziendale che come tale lo tratta, e le Tute Arancioni lo stanno dimostrando, occupandosi non più esclusivamente della loro situazione, ma di tutte quelle che di giorno in giorno spuntano nella new-economy. Sanare un malato, mentre c'è un'epidemia in corso, sarebbe infatti solo un piccolo passo, ma quella che cercano queste persone è la cura per la diffusa malattia secondo la quale i dipendenti non sarebbero, insieme alle infrastrutture ed al prodotto, il valore aggiunto di una società.

Nel frattempo i dipendenti di Blu hanno annunciato che scenderanno in piazza, con il volto e le mani dipinti di blu. Anche i dipendenti di Blu hanno scelto di essere visibili sul Web, quel Web su cui lavorano, perché Blu aveva scelto di essere particolarmente presente con un proprio sito ricco di servizi e con un impegno di avanguardia su Wap e Gprs.

Il loro sito merita una visita : particolarmente curato l'aspetto grafico, con il classico colore sociale dominante e pieno di ironia e di gusto di ridere, nonostante tutto, dei giovani webmaster. La chat, le news con molte indiscrezioni, una rassegna stampa completa fanno di questo sito un servizio per chi voglia seguire da vicino la singolare e non ancora conclusa vicenda aziendale e sindacale di Blu.

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