Per l'esperimento era stato scelto il Giappone: per accedere a determinati tweet sarebbe stato necessario pagare, finanziando così autore e piattaforma.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-11-2009]
Uno delle questioni che ai social network più interessa affrontare è come monetizzare il successo che hanno ottenuto senza introdurre modifiche tali da inimicarsi gli utenti e porre così fine ai sogni di crescita sfrenata.
Per alcune ore è sembrato che Twitter volesse tentare il grande passo, per lo meno in Giappone: rendere a pagamento l'accesso a determinati tweet.
L'utente avrebbe creato un account a pagamento e chi avesse voluto seguirlo avrebbe dovuto egualmente sborsare una certa somma, secondo una delle diverse modalità disponibili: abbonamento mensile, una tantum, pay-per-tweet.
Mentre le ipotesi più diverse sul nuovo volto del microblogging prendevano forma, Digital Garage (che gestisce Twitter in Giappone) ha smentito ogni voce: Twitter rimarrà gratuito, almeno per ora; è stato tutto in equivoco.
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