Un tribunale italiano blocca il sito, ma i gestori rispondono mettendo in piedi rapidamente un proxy per aggirare la censura.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-12-2012]
La censura verso i siti di Torrent è una di quelle costanti di Internet sulle quali si può fare sempre affidamento.
Per esempio, di recente il tribunale di Vallo della Lucania ha ordinato agli IP di bloccare l'accesso ai domini e agli indirizzi IP che fanno capo a TorrentReactor.net e Torrents.net.
L'azione è stata decisa a seguito di un'indagine antipirateria richiesta dalla FIMI, la Federazione dell'Industria Musicale Italiana.
TorrentReactor, in particolare, è uno dei siti torrent più popolari nel nostro Paese, con 600.000 visite al mese e 4 milioni di pagine viste: gli italiani costituiscono difatti il 14% degli utenti totali.
I gestori dei siti coinvolti non sono però rimasti a guardare. È nato così un server proxy - battezzato Come.in (e che al momento in cui scriviamo sembra però non rispondere) - con l'intento specifico di permettere l'accesso a TorrentReactor ma anche a Torrents.net, KickAssTorrents e The Pirate Bay.
«Quando viene pronunciata una sentenza come questa la gente dovrebbe opporsi e far sentire la propria voce» ha dichiarato un portavoce TorrentReactor spiegando l'istituzione del proxy.
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