Scovata la lista delle parole sgradite alla Cina: vengono censurate e il loro uso è immediatamente registrato a fini di sorveglianza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-03-2013]
Non è un segreto per nessuno il fatto che il governo cinese spii i propri cittadini con l'obiettivo di individuare gli individui ritenuti "pericolosi" e censurare le comunicazioni non in linea con il pensiero del regime.
Ora, però, ci sono le prove che la versione di Skype utilizzata in Cina è appositamente alterata per individuare determinate parole chiave a scopo sia di censura che di sorveglianza.
Tutto ciò è frutto del lavoro di uno studente dell'Università del New Mexico (USA), Jeffrey Knockel il quale un paio di anni fa iniziò a lavorare - dietro suggerimento di un insegnante - su di un progetto a lungo termine e riguardante TOM-Skype.
TOM-Skype è, per l'appunto, la versione cinese del popolare software per la chat e il VoIP, e prende il nome dal fatto che è sviluppata da una joint venture tra Microsoft e l'azienda cinese TOM Group in cui quest'ultima detiene la maggioranza.
Knockel ha individuato un file criptato, che TOM-Skype scarica periodicamente, all'interno del quale c'è una lunga lista di parole continuamente aggiornata; è riuscito a decrittare il file, e scoperto che il suo contenuto va ad aggiungersi a una lista già integrata nell'applicazione.
I termini riguardano svariati temi, da eventi storici - come piazza Tienanmen ad altri più recenti, da organizzazioni come Reporter senza frontiere o Amnesty International a tutto ciò che può riguardare la pornografia. Una lista completa di parole si trova sulla pagina messa online da Knockel.
L'analisi condotta da TOM-Skype riguarda solamente la chat testuale, non le chiamate o le videochiamate.
Quando una parola viene individuata, una sua copia viene inviata a un server di TOM-Skype insieme al nome utente dell'autore, alla data, all'ora, e allo stato del messaggio (se è stato ricevuto dal destinatario oppure no).
Molte di esse - ma non tutte - vengono anche censurate nelle chat, come prevede la legge; altre invece non vengono censurate ma sono comunque registrate sul server.
Non si sa se i dati così raccolti vengano automaticamente condivisi con il governo cinese, ma è certo che le forze dell'ordine e i servizi di intelligence hanno l'autorità necessaria per chiedere i dati e utilizzarli per accusare i cittadini, anche senza avere un mandato.
Tutto ciò riguarda naturalmente gli utenti di TOM-Skype, sia che lo utilizzino in Cina che all'estero, ma anche coloro che comunicano con un utente di quell'applicazione: ciò significa che usare la versione "regolare" di Skype non mette automaticamente al sicuro dalla registrazione delle proprie conversazioni via chat.
A questo punto gli occhi di tutti si vanno puntando non solo sul governo e sulle aziende cinesi, ma anche su Microsoft che, pur essendo socio di minoranza nella joint venture, condivide per lo meno una parte di responsabilità in quanto accaduto.
È ciò che Microsoft stessa ha confermato al quotidiano La Repubblica quando è stata contattata in merito a questa faccenda. Un portavoce di Redmond ha infatti dichiarato: « In qualità di partner maggioritario di questa joint venture, TOM Online ha stabilito le procedure necessarie conformi agli obblighi stabiliti dalle leggi locali. Anche se siamo un partner minoritario, ci rendiamo conto di avere comunque delle responsabilità. Microsoft sta lavorando per mettere in atto i cambiamenti più appropriati necessari per risolvere questa criticità».
Jeffrey Knockel, intanto, oltre ad aver fatto luce sulle attività censorie e di sorveglianza messe in atto in Cina, ha anche ottenuto il voto A+ dal suo professore per il lavoro svolto.
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