La crittografia servirà a evitare le spie della NSA e della Cina.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2014]
C'è chi parla di "effetto Snowden", con riferimento alla "talpa" del Datagate, in seguito al quale gli utenti di Internet hanno iniziato a guardare con sospetto le aziende attive in Rete, sospettate di collaborare con il governo USA.
Per cercare di dimostrare la propria buona fede e il proprio impegno nel proteggere la privacy degli utenti, già nello scorso settembre Google aveva annunciato che avrebbe crittografato le comunicazioni tra i vari datacenter dell'azienda..
Ora a Mountain View sono pronti a fare un nuovo passo: crittografare anche le ricerche effettuate dagli utenti, a livello globale.
A rivelarlo è il Washington Post, il quale afferma che questa mossa costituirà un problema per la NSA ma anche per la Cina, Paese in cui le autorità adoperano le ricerche per monitorare e censurare le attività online dei cittadini.
Se le ricerche sono crittografate, i sistemi in opera avranno difficoltà nel filtrare i contenuti restituiti dai motori in risposta a ricerche specifiche e a identificare coloro che cercano argomenti proibiti tramite parole chiave come Tienanmen o Dalai Lama.
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Secondo Percy Alpha, cofondatore di GreatFire (un gruppo di attivisti che tiene sotto controllo il grande firewall cinese), «Non importa quale sia la causa, ciò aiuterà i netizen cinesi ad accedere a informazioni che prima non avevano mai visto. Causerà un bel mal di testa alle autorità cinesi preposte alla censura. Speriamo che altre aziende imitino Google nell'attivare la crittografia di default».
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