Secondo un sondaggio di Greenpeace quasi tutti vorrebbero veicoli più efficienti e meno inquinanti, anche a costo di pagarli di più.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-06-2013]
Mentre i ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea si riunivano in Lussemburgo per parlare delle misure circa l'efficienza energetica delle automobili, Greenpeace rendeva noto un sondaggio secondo il quale gli italiani amano le auto "verdi".
Non importa se costano più di quelle tradizionali: per l'84% del campione intervistato da Ipsos MORI (composto da persone tra i 16 e i 70 anni) le case automobilistiche potrebbero impegnarsi di più, producendo veicoli meno inquinanti e più efficienti.
Tali mezzi potrebbero offrire agli automobilisti dei vantaggi economici che si tradurrebbero poi in un risparmio di carburante (compensando quindi l'eventuale prezzo superiore al momento dell'acquisto), oltre naturalmente a ridurre l'inquinamento.
Secondo il 51% degli intervistati, poi, l'Unione Europea dovrebbe emanare delle direttive ancora più restrittive circa le emissioni dei veicoli, contribuendo a far scomparire i mezzi più vecchi e inquinanti e la produzione di auto più moderne.
Sempre secondo il sondaggio, per il 27% degli italiani la spesa mensile per i carburanti è una voce importante all'interno del budget, sul quale incide in maniera pesante: anche per questo motivo si sollecitano alternative alla situazione attuale.
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Greenpeace vuole far leva sul sondaggio affinché l'Europa stabilisca che entro il 2025 i veicoli non dovranno emettere più di 60 g di CO2 per ogni chilometro percorso.
Secondo l'associazione ambientalista il maggiore oppositore di questo piano sarebbe il ministro tedesco Peter Altmaier, il quale starebbe «facendo pressione per mantenere sulle strade europee i veicoli meno efficienti e nocivi per il clima e per i consumi di petrolio, minando la possibilità di conseguire un accordo per standard di emissione ambiziosi».
«La preoccupazione dei consumatori per i costi della mobilità e la richiesta di proteggere il clima coincidono perfettamente» ha commentato Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia.
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