Grazie ai chip a radiofrequenza sarà possibile capire che cosa le stia facendo scomparire.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-01-2014]
Come probabilmente molti sanno, c'è un enigma che interessa gli apicoltori e non solo: la morte di diverse colonie di api in tutto il mondo.
Il fenomeno, chiamato Sindrome dello Spopolamento degli Alveari ha cause che ancora non sono state identificate e, per questo motivo, occorrono nuovi metodi per raccogliere prove.
Alcuni ricercatori dell'Università della Tasmania, in collaborazione con il CSIRO, hanno deciso di adottare un nuovo approccio, dotando oltre 5.000 api di minuscoli sensori tramite i quali tracciare gli insetti durante i loro spostamenti.
Al momento, secondo li dottor Paulo de Souza del CSIRO, la scomparsa delle api ancora non interessa l'Australia, ma questa nuova ricerca permetterà di comprendere le relazioni delle api con l'ambiente e gettare luce sulla sindrome, il cui impatto è mondiale: «Circa un terzo del cibo che consumiamo si basa sull'impollinazione» spiega il dottore.
Le api oggetto dello studio sono dotate di chip a radiofrequenza, che misurano 2,5 x 2,5 millimetri, che inviano informazioni a un centro di controllo ogni volta che gli insetti attraversano alcuni "checkpoint".
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Il dottor de Souza spiega il senso dell'operazione: «Le api sono insetti sociali che tornano allo stesso punto e operano secondo tabelle di marcia molto prevedibili. Qualunque cambiamento nel loro comportamento indica un cambiamento nel loro ambiente».
Grazie alle informazioni raccolte diventa quindi possibile capire come massimizzare la produttività e riconoscere sin dai primi sintomi la presenza di rischi.
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