Il CEO rassicura sul futuro dell'applicazione per chattare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-04-2014]
Da quando Facebook ha acquisito WhatsApp, ogni accenno al popolare servizio di messaggistica manda in fibrillazione gli utenti, i quali temono l'influenza del social network in blu sulla loro app preferita.
Di recente a gettare benzina sul fuoco ha pensato il Daily Mail con un titolo scritto in maniera un po' sibillina, che ha fatto pensare all'imminente chiusura di WhatsApp da parte di Facebook.
Leggendo velocemente il titolo si poteva pensare che l'intenzione fosse sostituire WhatsApp con l'app Messenger. In realtà, però, l'articolo parlava d'altro: ciò che Facebook sta eliminando è la possibilità di chattare direttamente dall'app di Facebook per smartphone; chi vorrà continuare a farlo dovrà per forza scaricare Messenger.
WhatsApp, invece, continuerà a esistere come ha fatto finora.
A complicare la situazione c'è il fatto che, mentre la Rete ancora discuteva della presunta chisura di WhatsApp, Mark Zuckerberg in un'intervista al New York Times parlava dei diversi servizi di messaggistica, sottolineando in realtà come i due prodotti continueranno anche nel prossimo futuro a correre affiancati ma contribuendo involontariamente ad alimentare i sospetti circa le intenzioni di Facebook.
Facebook ha comprato Whatsapp per 19 miliardi di dollari. Qual è la tua reazione? | |||||||||||||||
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Molti hanno infatti interpretato le parole di Zuckerberg come un maldestro tentativo di calmare gli animi nell'attesa di annunciare per davvero la dismissione di WhatsApp.
Eppure le parole del CEO di Facebook sono piuttosto chiare: «Messenger sta andando bene, più di 10 miliardi di messaggi vengono scambiati ogni giorno. Penso tuttavia che abbia un fine differente rispetto WhatsApp. Messenger funziona come una tradizionale chat, mentre WhatsApp ha ormai sostituito gli SMS. Possono sembrare simili, ma quando analizzi come la gente utilizza entrambi i servizi capisci che sono importanti per mercati differenti».
Non c'è quindi alcun rischio di fusione tra le piattaforme, né sarebbe una mossa sensata fare altrimenti: Facebook rischierebbe di inimicarsi milioni di utenti che passerebbero alla concorrenza anche solo per ripicca. Per il momento, in ogni caso, l'allarme è rientrato, almeno fino al prossimo fraintendimento.
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