L'uso di dispositivi touch rallenta l'apprendimento
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-05-2014]
È stato di recente pubblicato uno studio, condotto dal Cohen Children's Medical Center di New York, dal quale si evince che l'uso di tablet e smartphone è sconsigliato ai bambini da zero a tre anni.
La ricerca ha mostrato che i dispositivi touch hanno ormai raggiunto pressoché tutte le famiglie: il 97% ne possiede infatti almeno uno. Inoltre l'età media alla quale i bambini tra 0 e 3 anni iniziano a utilizzare strumenti di questo tipo è di circa 11 mesi, e il tempo che passano davanti allo schermo di un tablet o di uno smartphone è di 36 minuti al giorno.
Per lo più, l'uso riguarda la fruizione di programmi educativi (nel 30% dei casi); vengono poi l'uso di applicazioni educative (26%), il «premere bottoni senza scopo» (28%) e l'utilizzo di giochi non educativi (14%).
Sebbene il 60% dei genitori sia convinto di notare dei «benefici educativi» derivanti dall'utilizzo di tablet e similari da parte dei bambini, lo studio ha dimostrato che i test relativi allo sviluppo generale non hanno rivelato alcuna differenza sostanziale nei punteggi totalizzati da bambini che adoperano dispositivi touchscreen e quelli raggiunti da bambini che invece non ne fanno uso.
Invece, ciò che è emerso chiaramente è che i bambini che passano più tempo a usare giochi non educativi (come Angry Birds, Fruit Ninja e via di seguito) su tablet e smartphone ottengono punteggi più bassi nei test che valutano lo sviluppo delle capacità verbali.
La dottoressa Ruth Milanaik, che ha guidato lo studio, ha commentato: «Abbiamo osservato nella nostra clinica neonatale che il "giocattolo" numero uno dato dai genitori ai bambini è uno smartphone. Ci ha colpiti vedere che i genitori sostituiscono i libri e i giochi generici per bambini con gli smartphone. Molti genitori sembrano non fornire alcuna altra distrazione ai loro bambini a parte i dispositivi touchscreen».
«La tecnologia» - ha continuato la dottoressa dopo aver visto i risultato dei test sullo sviluppo delle capacità relative al linguaggio - «non può mai sostituire l'interazione di un genitore con il figlio. Parlare con il bambino è il modo migliore di incoraggiare l'apprendimento».
I ricercatori affermano tuttavia di non poter stabilire se siano i giochi a causare le inferiori capacità verbali o se invece i bambini che già fanno più fatica a sviluppare queste loro capacità siano maggiormente attirati dai giochi non educativi.
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