Né sulle strade più trafficate.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-09-2014]
Lo scorso maggio, Google ha costruito un prototipo di auto senza pilota privo di volante, pedali e specchietti: dopotutto, se l'uomo è solo un passeggero tutti questi strumenti non servono.
Pochi mesi dopo, lo Stato della California ha imposto a Google di reintrodurli tutti. Mancanza di fiducia nella tecnologia? Forse no, se ha ragione l'articolo della MIT Technology Review che elenca tutti i limiti dell'auto di Google.
Per esempio, nonostante abbia già percorso oltre 700.000 miglia (circa 1,1 milioni di chilometri), l'auto senza pilota non sarebbe in grado di affrontare il 99% del territorio degli USA: per poter procedere in sicurezza, infatti, ha bisogno di mappe molto precise e informazioni estremamente dettagliate.
La sua tuttora grande dipendenza dalle informazioni cartografiche è pericolosa in sé: se la strada ha subito variazioni ma la mappa non è aggiornata, il veicolo non riesce a rendersene conto.
Certamente può individuare un segnale di stop aggiunto di recente o provvisorio (modifica espressamente introdotta poco tempo fa per poter affrontare i cantieri stradali) ma non è in grado di riconoscere la presenza di un nuovo semaforo.
Anche le videocamere non sono esenti da difetti: permettono infatti all'auto di identificare le luci del traffico, ma si lasciano abbagliare se si viaggia contro sole. Ancora non ci sono stati test sulla neve, e il viaggio in condizioni di pioggia intensa non è sicuro, perché i sensori vengono confusi dagli agenti atmosferici. Girare a sinistra attraversando un incrocio molto trafficato, poi, è fuori discussione.
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C'è quindi il problema degli ostacoli improvvisi: la Google Car può aggirare un chiusino aperto, ma solo se questo è stato segnalato con gli appositi coni; altrimenti buchi e pozzetti per lei sono invisibili, con una preoccupante mancanza di prudenza.
All'estremo opposto stanno invece gli ostacoli: non potendo distinguere tra una cartaccia appallottolata o una roccia, l'auto cercherà comunque di aggirare l'oggetto. Ignorerà invece il vigile che le farà segno di fermarsi: per lei, tutti i pedoni sono delle figure grosso modo cilindriche, da evitare ma con le quali non intrattenere rapporti.
Insomma, i punti di migliorare sono molti e lo stesso Chris Urmson, che dirige il team di sviluppo, lo sa bene: «Potrei realizzare un cantiere stradale in grado di sconcertare l'auto» ha dichiarato.
Urmson si dice comunque ottimista e ritiene che i problemi saranno prima o poi risolti dall'avanzare della tecnologia: soltanto, ci vorranno ancora alcuni anni.
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