La riduzione del canone di unbundling rischia di costare all'ex monopolista oltre 30 milioni di euro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-12-2014]
È un brutto colpo per Telecom Italia quello inferto dall'Agcom: l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha infatti rivisto al ribasso e retroattivamente le tariffe per l'unbundling.
L'unbundling è la possibilità che consente a un operatore telefonico di utilizzare le infrastrutture di proprietà di un altro operatore; dato che la quasi totalità dei cavi telefonici in Italia appartiene a Telecom, nella pratica unbundling nel nostro Paese significa che Fastweb, Wind e compagnia hanno la possibilità di adoperare i cavi che appartengono a Telecom.
Ovviamente è previsto un canone per compensare l'ex monopolista del disturbo, ed è proprio questo canone che l'Agcom ha ridotto.
Attenzione, però: l'intervento dell'Autorità non riguarda il canone da applicare nei prossimi mesi, ma è retroattiva e riguarda il canone già applicato dal 2010 al 2012. In pratica, Telecom deve restituire parte dei soldi già ricevuti dagli operatori.
Il taglio deciso dall'Agcom ha fatto passare da 9,28 centesimi al minuto a 9,05 centesimi al minuto la tariffa per il 2012; quella per il 2011 è passata da 9,02 a 8,90 e quella per il 2010 è passata da 8,70 a 8,65.
Moltiplicando questi numeri per tutti gli utenti degli operatori telefonici "alternativi", si ottiene l'obbligo per Telecom di restituire alcune decine di milioni di euro (si parla di oltre 30 milioni).
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La delibera dell'Agcom non fa altro che dare seguito a una sentenza del Consiglio di Stato, cui si erano rivolti Eutelia, Wind e Fastweb proprio per ottenere un abbassamento delle tariffe di unbundling.
Se gli operatori alternativi sorridono, per Telecom la situazione può ancora peggiorare: nella delibera Agcom che applica il taglio retroattivo del canone si legge anche che «per i profili relativi ai canoni dei servizi bitstream e WLR si dovrà attendere l'esecuzione di un'altra sentenza del Consiglio di Stato, riguardante il canone del servizio bitstream naked per il 2009, il cui esame è all'ordine del giorno di una delle prossime riunioni del Consiglio». L'ex monopolista rischia insomma di dover aprire un'altra volta il portafogli.
Di fronte alla notizia Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia, ha affermato che sicuramente l'azienda presenterà un ricorso amministrativo; già in estate, quando si ventilava l'ipotesi del taglio retroattivo, Patuano aveva sostenuto che «è innaturale un cambio delle regole dopo quattro anni».
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