Se state utilizzando un sito che vi sembra YIFI, è un falso.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-11-2015]
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Preoccupa il down di Popcorn Time e YTS (YIFI)
Ora che la MPAA ha ammesso pubblicamente di essere la causa della chiusura di Popcorn Time e YTS il dubbio si sposta: non si tratta più di capire che cosa sia successo, ma che cosa tutto ciò significhi per gli utenti e, soprattutto, che cosa nascondano i punti ancora oscuri.
L'associazione dell'industria cinematografica americana è infatti riuscita a chiudere il sito di YTS dopo averne minacciato il gestore ventilando la possibilità di una causa milionaria per danni. Ciò che è strano è che, a differenza di casi precedenti come quelli di Megaupload, isoHunt o TorrentSpy, non è stato nemmeno necessario arrivare al tribunale: è bastato far sapere all'uomo che c'era la possibilità di uno scontro legale perché questi cedesse.
A confermare che il contenzioso è stato risolto al di fuori dell'aula di tribunale è stato poi un rappresentante della MPAA, intervistato dal New Zealand Herald, ma la domanda a questo punto è: che cosa ha dato il gestore del sito di YTS in cambio della rinuncia alla causa da parte della MPAA?
Quando si avvia a chiudere un contenzioso, generalmente l'associazione americana chiede un risarcimento in denaro e si aspetta di ricevere informazioni utili sulla sua campagna nella lotta alla pirateria o, come usa dire di questi tempi, al «furto di contenuti». Certo esiste anche la possibilità che si sia voluto semplicemente evitare di fare troppa pubblicità alla questione, rischiando di generare un caso pubblico come quello di Megaupload (Kim Dotcom vive proprio in Nuova Zelanda), ma allo stato attuale tutte le strade sono aperte.
Ciò che è certo è che normalmente la MPAA aspetta di avere dalla propria parte la decisione di un giudice: è la prima volta che fa tutto da sola. È anche strano che, dopo aver sempre definito come criminali i siti che distribuiscono contenuti protetti dal diritto d'autore, ora abbia deciso di non trascinare in tribunale un gruppo che non solo distribuiva i contenuti via BitTorrent ma andava anche a prelevarli alla fonte. Deve avere avuto una contropartita molto interessante.
Né la MPAA né il gestore del sito di YTS hanno per ora rivelato una versione completa della storia, mentre il dominio YTS.to è ora nelle mani dell'associazione americana.
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Per gli utenti, tutto ciò significa che è finito il tempo delle release firmate YTS, anche se un rapido giro in Rete sembrerebbe affermare il contrario. Il fatto è che, come già accaduto con Eztv, qualcuno sta approfittando del vuoto lasciato che s'è venuto a creare spacciandosi per YTS.
TorrentFreak segnala che i profittatori non hanno perso tempo: c'è per esempio il sito YTS.ag che afferma di essere la nuova casa ufficiale di YIFI/YTS ma, nello stesso modo in cui i "sostituti" di Eztv non ospitavano nuove release vere di Eztv, anche questo non ospita nuove release di YTS, dato che il gruppo non è più in attività.
Quello citato sinora è soltanto un esempio, ma probabilmente molti altri seguiranno prossimamente. È una sorta di pirateria della pirateria: qualcuno si appropria dell'immagine di un sito ormai chiuso per pubblicizzare la propria attività.
Non è detto che questi nuovi soggetti siano automaticamente pericolosi per chi li visita: magari pubblicheranno nuove release di film esattamente come faceva YTS, e forse allo stesso modo finiranno nel mirino della MPAA. Ma il fatto che inizino presentandosi come qualcosa che non sono getta una brutta ombra sulla loro attività.
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I pirati dei pirati
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