Le critiche della free software foundation Europe all'accordo secondo il quale Microsoft rende possibile, a strutture governative, di prendere visione del "codice sorgente".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-09-2003]
Il Governo italiano, nella persona del Ministro dell'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca ha sottoscritto con la Microsoft, rappresentata da Jean-Philippe Coutois, amministratore delegato per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa, un accordo denominato "Government Security Program" in cui Microsoft dà la possibilità a strutture governative di prendere visione del "codice sorgente".
La free software foundation Europe lo ha giudicato in un suo documento "un accordo inutile, i cui termini sono segreti, tra un governo democratico e un'azienda a capitale extraeuropeo colpevole di pratiche monopolistiche in USA e sotto indagine in Europa per lo stesso motivo".
Per fsf l'accordo ha troppi limiti infatti il CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione) dovrà esaminare una base di codice estremamente grande e complessa per prendere visione del sorgente di Microsoft Windows.
I tecnici che visioneranno il codice di Windows dovranno firmare contratti di non divulgazione e rischieranno sempre di essere accusati di "uso illegale" di ciò che hanno appreso.
L'unica possibilità di condurre un'analisi oggettiva ed attendibile sul codice sorgente, secondo la fsf sarebbe un'ispezione pubblica, con un bacino ampio di tecnici e senza limitazioni.
Senza una metodologia di indagine pubblica i malfunzionamenti del sistema non potranno essere facilmente individuati e segnalati e nemmeno corretti, dato che non si può intervenire sul sorgente e i problemi dei virus e delle falle continueranno ad esistere.
Anche l'accordo tra Ministero dell'Istruzione e Microsoft (che è un po' il prezzo dell'altro accordo sul codice sorgente) denominato "Microsoft Partners in Learning" che prevede la fornitura per 1.500 scuole italiane di software a basso prezzo, hardware di recupero e licenze meno vincolanti è sotto accusa da parte della fsf. Come è possibile parlare di vera alfabetizzazione informatica basandosi sui prodotti derivanti da un unico fornitore?
La fsf ricorda al Ministro Moratti come il software libero può essere eseguito, studiato, modificato e ridistribuito nelle scuole senza particolari licenze come testimonia il progetto LinuxDidattica.
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