Darà vita a una nuova economia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-01-2018]
L'inizio dell'anno, si sa, è il momento ideale per formulare buoni propositi.
Anche l'Unione Europea ne ha preparati alcuni, tra cui l'eliminazione della plastica non riciclabile entro il 2030, sostituita con alternative eco-compatibili. L'articolo continua qui sotto.
I due designer hanno sviluppato l'idea coltivando alghe, essiccandole e trasformandole in un polimero liquido, che si può usare per realizzare numerosi oggetti stampati 3D, dalle bottiglie per lo shampoo alle posate, fino ai cestini della spazzatura.
L'intento di Klarenbeek e Dros va oltre i benefici che l'uso delle alghe al posto della plastica possono apportare all'ambiente: i due mirano infatti a trasformare l'economia.
Creando biopolimeri a partire da vari altri materiali organici (come il micelio, l'amido di patata e i gusci dei semi di cacao) vogliono dare vita a una catena di esercizi in cui viene offerta ai clienti la possibilità di stampare in 3D i propri oggetti.
«La nostra idea è che in futuro ci sarà un negozio a ogni angolo di strada in cui chiunque potrà "cucinare" i materiali organici grezzi, proprio come oggi si cuoce il pane fresco» spiega Klarenbeek.
«Non ci sarà più bisogno di visitare i grandi complessi industriali per comprare mobili e prodotti dalle catene multinazionali» continua Klarenbeek. «La stampa 3D sarà il nuovo artigianato e darà vita a un'economia decentralizzata».
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