Il contenuto elettronico nei veicoli su gomma e rotaia continua a crescere, obiettivo una sempre maggiore "intelligenza".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-05-2006]
Molta acqua è passata sotto i ponti, o automobili sopra gli stessi, da quando nell'ormai lontano 1956 l'americana Bendix inventò il primo sistema elettronico per utilizzo automobilistico. Si trattava di un sistema di iniezione elettronica, era complicato e costoso e venne utilizzato solo sul modello 1958 della Chrysler DeSoto Adventurer.
Dopo qualche tempo i brevetti relativi vennero venduti alla tedesca Bosch, e questo punto si passa dalla preistoria alla storia, a partire dal sistema, sempre di iniezione D-Jetronic, usato per la prima volta su un'auto Volkswagen nel 1967.
Oggi le automobili sono probabilmente l'ambiente a maggiore concentrazione di elettronica in cui si può trovare una persona nella vita di tutti i giorni. Il numero medio dei componenti elettronici presente in un'automobile di ultimo modello è oggi superiore ai 100 tra attivi e passivi (soprattutto sensori) di cui circa un terzo sono componenti intelligenti dotati di proprio software embedded, anche molto complicato.
In termini di mercato, i valori sono impressionanti. Secondo la società di ricerca InStat, il valore a prezzi costanti dell'elettronica veicolare (esclusi sensori e sistemi di infotaiment, come navigatori e lettori Cd vari) a livello mondiale sfiorerà l'anno prossimo i 35 miliardi di dollari. Considerando che il costo dei componenti elettronici continua a scendere e la potenza/capacità a crescere, è naturale che la tendenza è di una sempre maggiore "intelligenza" incorporata nei veicoli.
Si potrà fare di tutto, e non è un'esagerazione. Le influenze che agiscono sull'evoluzione della tecnologia automobilistica sono diverse, alcune endogene (per esempio, la ricerca di maggiori prestazioni), altre esogene (le regolazioni sulle emissioni nei gas di scarico, per ricordarne una). L'elettronica è uno strumento per soddisfare le esigenze derivanti da quelle influenze, spesso in modo decisivo: molti motori oggi in uso non potrebbero nemmeno funzionare, per non parlare poi di fornire le prestazioni di progetto, senza elettronica.
Facciamo alcuni esempi. Per restare nel settore degli ausili al conducente, dove la presenza dell'elettronica "intelligente" è più evidente anche per il non specialista, oggi sono disponibili in vari stadi di attuazione o di ricerca: sistemi per la guida notturna o in scarse condizioni di visibilità (es. nebbia); sistemi che preavvertono di ostacoli non ancora visibili; sistemi di visualizzazione delle informazioni relative al veicolo e all'itinerario che superano il tradizionale concetto di cruscotto e plancia; sistemi drive-by-wire, ossia guida attraverso attuatori non meccanici; a sistemi che si sostituiscono al guidatore in certe situazioni (posteggio, crociera) o del tutto.
Tutti questi argomenti e altri ancora verranno affrontati nel corso del prossimo convegno-expo "Il Veicolo Intelligente", il primo del genere in Italia e tra i pochissimi a livello mondiale fuori dall'ambito strettamente accademico. Il convegno si svolgerà il 30 maggio nel Centro Congressi della Camera di Commercio di Parma e offrirà un'agenda ricca di contributi di istituzioni accademiche, centri di ricerca e aziende italiane ed internazionali, e un momento di dimostrazione delle soluzioni in un'area dedicata ai "punti d'incontro" con le aziende, le associazioni, i centri ricerca e i media.
"Il Veicolo Intelligente" è il momento forte delle Giornate della Meccatronica, una due giorni (30 e 31 maggio 2006) dedicata alle tecnologie e alle soluzioni di convergenza tra la meccanica e l'elettronica.
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