Il giovane che ha piegato i colossi della telefonia mobile è un militante di destra; ma perché la destra italiana non lo valorizza?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-03-2007]
Andrea D'Ambra è l'eroe del giorno: "Gli eroi sapevano che l'impresa era impossibile e perciò la fecero". La sua utopia concretissima, pacifica e vicina alla vita di tutti i giorni era non farci più pagare i costi di ricarica del telefonino, un'assurda contemporanea "tassa sul macinato, e il bello che, con un milione di firme on line c'è riuscito".
Novello Davide, che con una fionda elettronica ha abbattuto i giganti delle Tlc, ora si gusta il suo trionfo: è stato nominato "Ischitano dell'anno" perché è di questa bella isola italiana; sta raccogliendo le adesioni per il suo movimento di tutela dei consumatori Generazione attiva: deve raccoglierne almeno trentamila per ottenere il riconoscimento di "associazione rappresentativa a livello nazionale" e tutto quello che consegue in termini di finanziamenti pubblici, riconoscimenti istituzionali e da parte delle aziende come interlocutore ufficiale. Siamo certi che ce la farà, ma ci poniamo una domanda.
D'Ambra ci tiene moltissimo all'apoliticità assoluta della sua lotta per l'annullamento dei costi di ricarica e del suo movimento "Generazione Attiva"; tuttavia è un militante di destra, del partito di Fini, presidente della sezione ischitana di "Azione Giovani", il movimento dei ragazzi "aennini" come documentano le foto in cui riceve a Ischia Vincenzo La Russa.
Certo la politica dei partiti non assorbe tutto l'impegno sociale e politico e D'Ambra, in questo momento, sembra più affascinato dalla forza della società civile; ma non sarebbe un bel segno di rinnovamento se Fini affidasse a questo giovane un incarico importante, non sarebbe meglio dei soliti Storace e Gasparri che al governo non hanno brillato per iniziative alla D'Ambra?
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