Quarta parte
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-08-2002]
In questo lavoro ti capita di conoscere un sacco di gente, e quando dico "gente" non avete idea dello spettro che vado a coprire, gente. Come Max Faceteen, che grazie ad una tecnica di controllo ipnotico/subliminale denominata Parlata Assolutamente Tranquilla riesce a darti l'impressione che abbia le idee chiare persino quando propone soluzioni intelligenti e fattibili al posto della classica GPF (Grossa Palla di Fango), architettura standard qui alla BroodaVone ForpiTel. E' infatti da segnalare che, come succede in tutte le Industrie Supermultimegatransnazionali, anche alla BroodaVone ForpiTel viene sfuttato il meccanismo grazie al quale "i difetti di funzionamento sostanziali sono completamente occultati dai difetti di funzionamento superficiali (DNA, 1984)". In questo modo, quando non funziona un cazzo si può attribuire la colpa ad un malfunzionamento facilmente risolvibile, spesso introdotto volutamente e che viene effettivamente risolto tra gli applausi in tempi record, dopodichè il problema sostanziale, inalterato, viene dimenticato fino al suo successivo palesarsi. Ecco come la metodologia di sviluppo cosiddetta "a lasagna" ha ricoperto secoli e secoli di errori di sviluppo con altrettanti secoli di correzioni errate, arrivando ad una situazione miracolosa dove, per qualche motivo, a volte qualcosa funziona.
La fase più interessante di questo lavoro sono i cosiddetti "Test di Disintegrazione", previsti dalla metodologia di sviluppo GPF. Fondamentalmente questi consistono nel verificare che i vari moduli logici che compongono il BohCenter, ai quali fanno capo entità assolutamente autonome, disallineate e paragonabili ad una coltura di cozze per quanto riguarda la capacità di ricevere e fornirsi vicendevolmente informazioni, sono appunto completamente slegati l'uno dall'altro e che ogni tentativo di farli andare di pari passo sia indubbiamente destinato ad un fallimento di dimensioni galattiche. Solo in questo modo si ha la sicurezza che, se qualcosa funziona, è assolutamente un caso. Attualmente, ad esempio, io lavoro in una situazione dove la parte di generazione e trasporto dei dati è in mano alla infrastruttura BroodaVone ForpiTel, la parte di routing Nemesys è in mano alla KV (altra multinazionale che sicuramente conoscerete) ma parte di Nemesys è di competenza di una struttura interna BroodaVone ForpiTel alla quale tutti si riferiscono sinistramente come "Il Cliente", mentre la parte finale di gestione del contatto fa capo a Cedigliure (sono sicuro che conoscete anche questa), che ha sviluppato un sistema estremamente potente chiamato Maximum Entropy basato a sua volta su un database fuzzy chiamato Mystify (il motto degli sviluppatori Mystify è "Nebbia sui Vostri Dati"). Ovviamente i Test di Disintegrazione non vengono fatti sul sistema del BohCenter ma su un sistema analogo chiamato Ambiente di Test, mentre il BohCenter vero e proprio è detto Ambiente di Produzione. L'ambiente di Test è da alcuni (ma non da tutti) detto anche Ambiente di Preproduzione, e quindi qualcuno (non tutti) usa "Pre" e "Pro" per distinguere i due ambienti. Poi ci sono i database, detti IT (Integration Test) e UT (Ustregation Test), ognuno dei quali viene regolarmente switchato quando tende a diventare troppo stabile in modo da mantenere Tutto il Sistemone sul filo del rasoio. Questa doppia gestione viene ottimizzata in modo da avere il massimo disallineamento tra i due ambienti, ad esempio fornendo password per la modifica delle configurazioni anche alla donna delle pulizie, e massimizzare così le probabilità che, se anche qualcosa per caso dovesse funzionare in Pre, sicuramente non funzionerà in Pro.
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1 - Prima parte
2 - Seconda parte
3 - Terza parte
4 - Quarta parte
5 - Quinta parte
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