Per chi apprezza il design e il software Apple ma non ha tasche ben fornite, ecco un computer Mac a meno di 500 euro: una piccolissima unità centrale con OS X da collegare a mouse, tastiera e monitor del PC Windows.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-01-2005]
E' stata confermata da poche ore l'indiscrezione secondo la quale Apple stava lavorando a un Mac venduto senza periferiche. Ora è ufficiale: si chiama Mac Mini, è poco più grande di un masterizzatore, e costa 499 euro IVA inclusa.
L'idea di base è che chiunque abbia un PC in casa e vuole passare al Mac, ora può spendere poco e oltretutto riciclare le periferiche che ha già. Si stacca l'unità centrale Windows, si attacca il Mac Mini, vengono riconosciute al volo tutte le periferiche (stampanti comprese), e si parte. Niente più virus, niente più magagne di sicurezza con Internet Explorer, manutenzione minima, nessun rumore di ventole. Si lavora e basta. C'è anche Microsoft Office per Mac, se vi serve. E prima che me lo chiediate, sì, il vostro mouse con rotellina e due pulsanti funzionerà benissimo con il Mac Mini (come del resto con qualsiasi Mac).
Prima di andare oltre, ho una confessione da fare: sono passato al Mac alcuni mesi fa, ed essendo tuttora stregato dalla funzionalità ed efficienza della creatura con il logo della mela, mi è molto difficile essere imparziale. Siete stati avvisati.
In un chilo e mezzo di peso, Apple ha inserito tutto il necessario: processore PowerPC da 1,25 GHz, disco rigido da 40 GB, masterizzatore di CD e lettore DVD, scheda grafica ATI Radeon 9200 con 32MB di SDRAM, porta Ethernet, modem, due porte USB, una porta Firewire e un'uscita audio (come negli iBook, manca purtroppo l'ingresso audio). I 256 megabyte di RAM forniti sono un po' pochini ed è opportuno aumentarli, anche se questo alza non poco il prezzo (con 80 euro in più si arriva a 512, sufficienti per un uso normale; arrivare a 1 GB costa ben 430 euro).
C'è spazio anche per Bluetooth (+49 euro) e Wifi (+79 euro), sia pure come optional; le altre opzioni includono un disco rigido più capiente (80 GB, 50 euro in più), un processore a 1,4 GHz (100 euro) e un masterizzatore di CD e DVD (100 euro) e, se volete, tastiera, monitor e mouse Apple di ogni genere.
Aggiornamento (26/1/2005): Il sito Apple statunitense ha ridotto notevolmente i prezzi della RAM aggiuntiva e del pacchetto combinato Wifi+Bluetooth. Al momento, i siti europei non rispecchiano ancora queste riduzioni.
Come noterete, si fa in fretta a salire col prezzo, ma al tempo stesso chi usa il computer soltanto per le applicazioni di base se la cava con poco. Ora la vostra zia imbranata può usare un Mac Mini, così non vi scoccerà più con infinite richieste di assistenza e disinfestazione del computer.
Per via del suo costo, della sua spettacolare compattezza e della sua silenziosità, il Mac Mini si candida a essere il primo Mac di molti utenti stufi delle continue magagne di Windows e dell'ingombro fragoroso del normale PC. Ora, invece di essere costretti a investire cifre ingenti in un intero computer nuovo per sperimentare il mondo Mac e il suo granitico sistema operativo basato su Unix, possono limitarsi a sostituire l'unità centrale.
E' insomma venuta a mancare la più ricorrente delle scuse di chi guarda con ammirazione quello che fa un Mac (standby istantaneo e affidabile al punto di non spegnerlo mai, autonomia di batterie lunghissima nei laptop, Exposé, giusto per accennare qualcosa) ma torna al proprio PC Windows sospirando che il Mac "è bello, ma è caro".
Questa potrebbe essere la ventata di concorrenza che risveglia il mondo informatico, appisolato da troppo tempo nella bambagia del monopolio. Se confrontate la recente presentazione di Bill Gates (tralasciandone pure i malfunzionamenti) con la bordata di prodotti originali presentati nelle ultime ore da Apple, il freno sull'innovazione causato dal successo schiacciante di Microsoft è fin troppo evidente.
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