Ogni volta che qualcuno prepara un sandwich rischia di violare la proprietà intellettuale della multinazionale dei fast food.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-11-2008]
Quando si parla di brevetti, e in particolare di qualcuno che brevetta cose ovvie, di solito si pensa a Microsoft anche quando non c'entra: d'altra parte l'azienda è nota per stendere spesso il manto delle proprietà intellettuali su tutto ciò che le capita a tiro.
Stavolta, invece, bisogna parlare di McDonald's. Ora, al di là dei marchi registrati - che sono appunti marchi, non brevetti - parrebbe che non ci sia molto che possa interessarle difendere dalle imitazioni. Ma staremmo dimenticando i panini.
Sul sito della World Intellectual Property Organization, infatti, si può scovare la registrazione di un curioso brevetto dal titolo "metodo e apparecchiatura per preparare un sandwich" [Nota del 26 febbraio 2010: il link purtroppo non è più valido, si riferisce a un altro brevetto].
E c'è anche un diagramma di flusso che illustra l'innovativo, originale e inimitabile (perché coperto da brevetto) sistema studiato da McDonald's.
Come qualcuno abbia potuto perdere del tempo per descrivere minuziosamente la lunghissima procedura (sono 55 pagine) di preparazione di un panino senza sentirsi un po' sciocco resta un mistero, ma ancora più strano è come sia possibile che un organismo internazionale non abbia sollevato nemmeno un sopracciglio.
Si può anche lasciare perdere la teoria secondo la quale non le idee, ma solo le applicazioni pratiche si possono brevettare, come mostra l'affare Bliski. In fondo, oltre ai metodi il brevetto include uno strumento per la preparazione automatica; ma sono proprio i metodi il problema.
In parole povere, nessuno si è accorto che i sandwich vengono assemblati da tempo sempre più o meno nello stesso modo, che poi è quello descritto nei "metodi" che il brevetto vuole coprire? Questo è quello che chiamano "principio della prior art".
Chissà cosa avrebbe detto John Montagu, quarto Conte di Sandwich, e che cosa possono dire tutti coloro che "applicano l'appropriato condimento nell'appropriato compartimento" senza sapere di violare la proprietà intellettuale di Ronald McDonald.
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