La zanzara geneticamente modificata non punge più

Grazie all'ingegneria genetica sono nate la zanzara che non succhia il sangue e quella che combatte la malaria anziché diffonderla.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-06-2012]

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Il professor Anthony James dell'Università della California a Irvine è un nemico giurato delle zanzare, contro le quali lotta tramite l'ingegneria genetica.

Il suo primo lavoro ha riguardato l'alterazione del genoma delle zanzare Aedes aegypti, creando una variante in cui le femmine nascono prive di ali.

In questo modo, le zanzare non possono andare in cerca di ospiti cui succhiare il sangue, e sono anche una facile preda per i loro nemici; gli innocui maschi, invece, nascono con le ali e trasmettono i geni che provocano la nascita di femmine senz'ali alle femmine normali con cui si accoppiano.

Dopo questo primo esperimento - che non è stato testato nell'ambiente, perché la possibilità di arrivare all'estinzione delle zanzare Aedes aegypti, per quanto tentatrice, potrebbe avere conseguenze indesiderate - il professor James si è impegnato a lavorare per creare una zanzara Anopheles stephensi che non sia in grado di trasmettere la malaria.

Normalmente, infatti, le zanzare non hanno alcuna risposta immunitaria contro il parassita della malaria: si limitano a diffonderlo quando si spostano di ospite in ospite per succhiare il sangue.

Utilizzando topi infettati dal parassita Plasmodium falciparum, il professore e il suo team sono riusciti a identificare i componenti molecolari della risposta immunitaria.

Quindi hanno alterato i geni della zanzara affinché producesse la stessa risposta in presenza del protozoo, ottenendo il successo: così la zanzara stessa è ora in grado di uccidere il parassita, e dunque la trasmissione della malaria quando l'insetto punge qualcuno viene evitata.

Con questa soluzione non si rischia di eliminare un'intera specie ma diventa possibile sradicare una malattia che ancora causa circa un milione di morti all'anno; gli scienziati stanno tuttavia ancora riflettendo sull'opportunità di rilasciare nell'ambiente un organismo geneticamente modificato.

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