La macchina di Turing fatta coi Lego

Grazie ai famosi mattoncini il modello astratto di computer ideato dal grande matematico diventa una macchina vera.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-06-2012]

macchina turing lego

Questo è un articolo su più pagine: ti invitiamo a leggere la pagina iniziale
I cento anni di Alan Turing

Per i 100 anni trascorsi dalla nascita di Alan Turing, numerose iniziative sono in corso.

Una delle più curiose è forse quella ideata da Jeroen van den Bos e Davy Landman, del Centrum voor Wiskunde en Informatica di Amsterdam: la creazione di una macchina di Turing con i mattoncini Lego della serie Mindstorms NXT.

Una macchina di Turing è un dispositivo teorico in grado di manipolare i dati posti su di un nastro di lunghezza infinita secondo regole precise e che, nonostante l'apparente semplicità, è adatto per rappresentare il funzionamento di un computer.

Landman e Van der Bos hanno deciso di trasformare il modello ideato da Turing in un oggetto concreto, e per farlo hanno utilizzato i famosi mattoncini danesi.

«La nostra macchina di Turing fatta coi Lego» - scrivono i due nel sito ufficiale - «usa un nastro basato su un'interpretazione classica della memoria di un computer: gli interruttori. In più, utilizza un sensore di luce per determinare il valore di un interruttore: se è acceso, il sensore vedrà il nero della superficie dell'interruttore; ma se è spento, il sensore vedrà il bianco, rendendo possibile distinguere gli stati». L'articolo continua dopo il video.

«Il modello originale di Turing» - concludono scherzando gli ideatori - «ha un nastro infinito, ma Lego ha qualche piccolo problema nel fornire una scorta infinita di mattoncini. Così abbiamo deciso di limitare la lunghezza del nostro nastro a 32 posizioni».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA