Siportal punta sul WiMax, anche senza licenza

Con un piccolo ma efficace stratagemma, l'operatore promette di eliminare il digital divide nelle zone rurali e non raggiunte dall'Adsl.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-10-2012]

siportal

L'operatore telefonico Siportal, nato in Sicilia una decina d'anni fa e operante adesso in tutta Italia con connettività Adsl, VoIP e servizi relativi, ha deciso di investire due milioni di euro nel WiMax.

Lo scopo dell'operazione è portare la connettività a banda larga nelle zone d'Italia dove è assente, ma anche in quelle dove l'Adsl già arriva ma a bassa velocità (640 Kbit/s o addirittura inferiore). Un centinaio sono le aree già individuate, la cui definizione è in discussione con i partner commerciali dell'azienda. L'articolo continua qui sotto.

Per offrire la connettività al proprio backbone nazionale, Siportal ha scelto il Wimax; ma, si badi bene, l'azienda siracusana non punta al Wimax "ufficiale" che i nostri lettori ricorderanno per la gara delle frequenze svoltasi qualche mese fa.

Stefano Saluta

Al contrario Siportal ha scelto di sfruttare le frequenze limitrofe alla banda "licenziata", ovvero che vanno dai 5,47 ai 5,725 GHz. Per trasmettere queste frequenze non è necessaria una licenza (e infatti Siportal non partecipò alla gara) ma allo stesso modo non si ha la garanzia di essere l'unico operatore.

Stefano Saluta, direttore commerciale di Siportal, ha rilasciato a Zeus News questa dichiarazione: "Siportal è disposta a correre questo rischio, contando sul fatto che queste frequenze rimarranno libere nelle zone rurali che l'azienda intende raggiungere; quand'anche dovesse spuntare un'interferenza, siamo pronti a riconfigurare gli apparati per spostarci su altra frequenza vicina: gli apparati top class AirSpan sono infatti in grado di rimodulare le frequenze".

Il target dell'operatore va dal retail al business alle pubbliche amministrazioni, ma senza tralasciare gli utenti finali.

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