Le batterie organiche per le centrali solari

Possono accumulare grandi quantità di energia da restituire di notte.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-07-2014]

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Le fonti di energia rinnovabili come il solare o l'eolico hanno un problema in comune: non vi si può fare affidamento in maniera continuativa.

I pannelli fotovoltaici producono corrente soltanto finché il sole splende, e le turbine eoliche girano soltanto finché c'è vento; di notte, e nei momenti di calma piatta, gli impianti sono improduttivi.

Noi, però, abbiamo bisogno di energia continuamente; se esistesse una batteria in grado di accumulare parte dell'energia ricavata durante la giornata (o i momenti di vento) per poi rilasciarla durante la notte (o i momenti di calma) allora molti problemi sarebbero risolti.

A questo scopo viene in aiuto l'invenzione del professor Sri Narayan, dell'Università della California del Sud.

Il professor Narayan ha infatti ideato una batteria in grado di conservare grandi quantità di energia e, in più, è "organica".

«Le batterie possono sopportare circa 5.000 cicli di ricarica, il che garantisce loro un ciclo vitale stimato di circa 15 anni» spiega il professore; per fare un confronto, le batterie agli ioni di litio sopportano fino a 1.000 cicli di ricarica, e la loro produzione costa anche 10 volte più di quella delle batterie di Narayan.

L'invenzione del professore americano è una batteria di flusso, simile nel concetto a una cella a combustibile; inoltre, anziché adoperare materiali tossici, utilizza composti organici che si dissolvono in acqua.

Dopo una serie di tentativi, gli scienziati del team di Narayan hanno scoperto che certi chinoni, che si trovano in natura, sono perfettamente adatti a sostituire i materiali elettroattivi tossici: «Sono il tipo di molecole che la natura usa per trasferire l'energia» ha commentato il professor Narayan.

Se per il momento i chinoni necessari alle batterie vengono estratti dagli idrocarburi, in un prossimo futuro si spera di riuscire a produrli partendo dal biossido di carbonio.

La nuova batteria è coperta da diversi brevetti e, ora, il team di scienziati che l'ha realizzata sta lavorando a un prototipo di grandi dimensioni.

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