La miglior distro Linux? È quella dei Raspberry Pi

''Pixel è quello che gli utenti vogliono da un ambiente desktop'' spiega il creatore, che l'ha resa disponibile per PC.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-12-2016]

pixel 01

«Per dirla in modo semplice, è lo GNU/Linux che tutti vorremmo usare»: così Eben Upton, fondatore della Raspberry Pi Foundation, definisce Pixel, la distribuzione Linux nata per funzionare sui Raspberry Pi e ora disponibile anche per architettura x86, ossia sui normali PC.

Pixel, il cui nome significa Pi Improved Xwindows Environment, Lightweight è stata rilasciata lo scorso settembre, si basa su Debian 8.6 e sfrutta una variante dell'ambiente desktop LXDE.

Pixel è sostanzialmente una distribuzione live: dopo aver scaricato l'immagine ISO si può creare un DVD oppure una chiavetta USB avviabile.

Se si utilizza un DVD, ogni cambiamento apportato al sistema viene perso quando si riavvia il computer; nel caso della chiavetta USB, invece, è possibile salvare le impostazioni personalizzate.

Qualora poi il progetto dovesse riscuotere abbastanza interesse, il team di sviluppo di Pixel si impegnerà anche nella realizzazione di una versione installabile.

Per quanto riguarda i motivi che hanno spinto la Raspberry Pi Foundation ad effettuare il porting per x86, valgono sempre le parole di Upton: «Pixel è la nostra ipotesi migliore per quanto riguarda ciò che la maggioranza degli utenti cerca in un ambiente desktop».

In buona sostanza, Pixel si presenta come una distribuzione leggera ma allo stesso tempo completa: il suo obiettivo non è insomma tanto costituito dai PC ultimo modello, quanto piuttosto dalla possibilità di dare nuova vita a hardware vecchiotto.

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