La bufala porta tanti clic... quindi non va rimossa



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-07-2017]

pesce d aprile

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Come contrastare le ''fake news''

Ma la critica più forte che devo fare ai media tradizionali riguarda la diffusa riluttanza, anzi il vero e proprio fastidio, nei confronti di chi, lettore, spettatore o collega, segnala una bufala o un errore oppure chiede una rettifica. Ci si fa belli dicendo di avere adottato il fact-checking, ma alla prova dei fatti restano forti le vecchie cattive abitudini.

Non si corregge una notizia falsa, perché l'ha scritta un amico, o non la si rimuove online perché sta portando tanti clic. I lettori esperti in una materia, che portano prove documentali rigorose a supporto delle proprie segnalazioni d'errore, sono una risorsa gratuita e preziosa per una testata: trattarli a pesci in faccia, o semplicemente ignorarli come vedo accadere spesso, è una perdita per tutti. L'articolo continua qui sotto.

Cambiare questi comportamenti e questi atteggiamenti non richiede investimenti ingenti: richiede fondamentalmente volontà. Il mondo del giornalismo si trova di fronte a dei concorrenti senza precedenti, organizzati e con un portafogli ben fornito, che rischiano di travolgerlo lasciando dietro di sé il nulla.

Spero che la percezione di questo pericolo spinga a migliorarsi concretamente invece che ad abbandonarsi a proposte di assimilazione o adagiarsi in nostalgici tentativi di recuperare per legge una credibilità che invece va conquistata sul campo e mantenuta giorno dopo giorno. Grazie e buon lavoro a tutti.

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Paolo Attivissimo

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