Microsoft ha presentato la soluzione cloud in abbonamento, dedicata alle imprese e alle pubbliche amministrazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-10-2010]
Get in the Cloud, Entra nella Nuvola: è questo lo slogan di Microsoft Office 365, la versione della suite da ufficio creata appositamente per offrire le possibilità del cloud computing alle aziende, ai professionisti e alle pubbliche amministrazioni e disponibile in beta testing in 13 Paesi, tra cui l'Italia.
Invece di acquistare i programmi, gli utenti di Office 365 pagheranno un canone mensile per poter sfruttare in remoto le risorse messe a disposizione da Microsoft, utilizzando i datacenter dell'azienda anziché macchine locali: è questo, in sostanza, il funzionamento di una struttura cloud.
Alle piccole aziende, ai professionisti e ai gruppi con meno di 25 dipendenti Microsoft mette a disposizione Office Web Apps, Exchange Online, SharePoint Online, Lync Online al costo di 5,25 euro (6 dollari per gli americani) al mese per ogni utente.
Per queste realtà non si può dunque parlare di costi fissi, ma la quota mensile può andare da 2 a 27 dollari e permette di accedere - oltre che alle applicazioni di Office - a tutte le funzioni di cui c'è bisogno in una grande azienda, dal portale Web alla videoconferenza, dalle chiamate vocali al supporto telefonico.
Microsoft sottolinea come grazie a Office 365 le piccole e le grandi aziende possano avere a disposizione gli stessi strumenti a un prezzo contenuto; inoltre, spostando il software nella "nuvola", questo resta accessibile da qualunque luogo e tramite qualunque dispositivo, sia esso un PC, un tablet o uno smartphone dotato di browser (il funzionamento è garantito con Internet Explorer, Firefox e Safari; è parziale con Chrome).
L'imminente partenza di Ray Ozzie non ferma dunque la strategia cloud di Microsoft, che proprio all'ex Chief Software Architect deve la propria esistenza.
Per l'azienda di Redmond, che per tanti anni ha vissuto sulla vendita dei pacchetti completi, si tratta di un bel cambiamento, anche se in realtà non si tratta della prima volta in assoluto: un paio d'anni fa aveva già tentato di convincere gli utenti (domestici, quella volta) a passare a un modello in abbonamento.
L'iniziativa si chiamava Microsoft Equipt ma non visse un anno: nell'aprile del 2009 venne chiusa, poiché non generava profitti sufficienti.
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