Lo scienziato e altre personalità del Regno Unito chiedono che il celebre matematico venga graziato dalla condanna per omosessualità.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-12-2012]
Appena sei mesi fa stavamo ricordando il centenario della nascita di Alan Turing, considerato uno dei padri dell'informatica.
Il matematico britannico, cui si deve anche il lavoro che portò alla decrittazione dei codici di Enigma durante la seconda guerra mondiale, morì suicida - ingerendo una mela avvelenata con cianuro di potassio - nel 1954.
Si pensa che il suicidio sia dovuto all'arresto per omosessualità che era avvenuto due anni prima e, per questo, nel 2009 il primo ministro britannico Gordon Brown ha pronunciato delle scuse pubbliche.
Ora, però, su iniziativa di Lord Sharkey e Lord Grade, membri del parlamento rispettivamente per i Liberal-Democratici e per il Partito Conservatore, si pretende di più: con una lettera al quotidiano The Telegraph, i due lord chiedono che Alan Turing riceva la grazia.
La lettera è stata firmata anche dal famoso scienziato Stephen Hawking, dall'astronomo reale Lord Rees, da sir Paul Nurse (a capo della Royal Society) e dalla baronessa Trumpington, che lavorò per Turing a Bletchley Park durante la guerra.
Con quella lettera, i firmatari chiedono che il premier David Cameron «perdoni formalmente l'eroe britannico».
Il ministro della Giustizia ha però rilevato che, per quanto sia in linea di principio d'accordo con la richiesta, la grazia «dovrebbe essere riservata per questi casi in cui può essere stabilito che la persona era innocente del crimine imputatole, e non essere utilizzata per eliminare gli effetti di una legislazione che ora riconosciamo come sbagliata».
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