AMS fotografa l'ombra della materia oscura

Le anomalie registrate dal cacciatore di antimateria potrebbero essere la prova che i fisici stavano cercando.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-04-2015]

ams materia oscura

Il "cacciatore di antimateria" AMS-02, installato quattro anni fa sulla Stazione Spaziale Internazionale, potrebbe aver fornito la prima prova indiretta dell'esistenza della materia oscura.

L'analisi dei raggi cosmici condotta da AMS ha infatti mostrato alcune anomalie e fenomeni sconosciuti che sono «coerenti con l'esistenza di una particella di materia oscura» chiamata neutralino, come hanno annunciato i ricercatori che seguono il lavoro di AMS.

Le anomalie in questione consistono in un'eccessiva quantità di antiprotoni e positroni rispetto a quanto ci si aspettava di trovare secondo i modelli tradizionali dei raggi cosmici.

L'ipotesi per spiegare tutto ciò, come racconta il presidente dell'ASI Roberto Battiston, «è che stiamo osservando un processo di antimateria ad altissima energia che possa essere come l'ombra, l'indicazione di particelle di materia oscura con grandissima massa che, annichilendosi al centro della nostra galassia, producono un eccesso di antimateria osservabile nei raggi cosmici».

Per ora - precisa Battiston - si tratta di un'ipotesi che deve ancora essere vagliata con attenzione: i dati presentati alla comunità internazionale permetteranno di indagare ulteriormente per capire se davvero sia stata fotografata "l'ombra della materia oscura", o quantomeno di un fenomeno che per la prima volta ne prova l'esistenza.

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In ogni caso, la scoperta di un fenomeno che non si accorda con le previsioni è causa di grande entusiasmo tra i fisici, che sono sempre più convinti - come spiega ancora Battiston - di «stare osservando un nuovo processo fisico fondamentale».

In ogni caso «non abbiamo trovato la prova definitiva della materia oscura» precisa Samuel Ting, capo dei ricercatori che si occupano di AMS e premio Nobel.

«Sebbene tutti i risultati di AMS puntino nella giusta direzione» - continua Ting - «dobbiamo ancora misurare quanto velocemente la frazione di positroni decade alle energie più alte per eliminare altre sorgenti astrofisiche, come le pulsar».

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

{Francesco Arezzo}
Tanto anche fra mille anni nessuno sarà in grado di spiegare la nascita dell'universo, quando, come, perchè, ecc.. rispetto il loro lavoro, lo farei anche io se avessi questa curiosità, ma partirei con questa convinzione.......
16-4-2015 14:43

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