Integrato in Messenger, risponde alle domande degli utenti ed esegue commissioni per loro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-08-2015]
È la risposta di Facebook a Siri, Cortana e Google Now: un assistente virtuale in grado di eseguire i compiti che gli vengono assegnati.
Noto semplicemente come M, si trova attualmente in fase di test ed è disponibile soltanto come parte dell'app Messenger, ma unicamente per i pochi prescelti che ne stanno sperimentando sul campo le funzionalità: alcune centinaia di persone a San Francisco.
Non si tratta tuttavia di un progetto segreto: l'annuncio della sua esistenza è stato dato da David Marcus, vicepresidente di Facebook: «M è un assistente digitale personale all'interno di Messenger che svolge compiti e trova informazioni per voi. Si basa su un'intelligenza artificiale che è addestrata e supervisionata da delle persone».
«A differenza degli altri servizi basati su una IA presenti sul mercato, M può davvero eseguire commissioni al posto vostro. Può fare acquisti, far consegnare dei regali ai vostri cari, prenotare il ristorante, pianificare i viaggi, prendere appuntamenti e molto altro» spiega ancora Marcus.
All'interno di Facebook ci sono attualmente «alcune decine» di persone che hanno il compito di addestrare M a comprendere sempre meglio le necessità dell'utente; si tratta di una fase cruciale dello sviluppo, poiché l'obiettivo è realizzare un prodotto al quale si possano impartire ordini in linguaggio naturale.
|
Per usare M si utilizza un apposito pulsante presente in Messenger (solo se si è tra i tester, naturalmente) e gli si invia un messaggio, proprio come si farebbe a qualsiasi altro amico su Facebook, chiedendogli ciò che si desidera. Per esempio, si può scrivere qualcosa del tipo «La settimana prossima farò un viaggio a Pisa e sto cercando un buon ristorante dove cenare»: M offrirà un suggerimento e chiederà se deve anche prenotare.
Che cosa guadagna Facebook da tutto ciò? Sul momento niente, ma sul lungo periodo il social network può diventare una sorta di intermediario, prendendo una percentuale sugli acquisti effettuati dagli utenti attraverso M, il quale suggerirà i prodotti. «Iniziamo catturando tutte le intenzioni espresse dall'utente a proposito di ciò che vuole fare» spiega Marcus in un'intervista. «Le intenzioni spesso si concludono con l'acquisto di qualcosa, o con una transazione, e questa è per noi un'opportunità di far soldi, con il tempo».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|