L'algoritmo che capisce se stai twittando da ubriaco

Riesce anche a individuare qual è il tuo pub preferito.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-04-2016]

ubriaco

Che cosa c'è di peggio che inviare un'email quando si è ubriachi? Probabilmente scrivere un tweet che, a differenza di un messaggio email, tutti possono vedere.

Nabil Hossain, ricercatore dell'Università di Rochester (New York, USA) ha creato degli algoritmi per individuare i tweet che hanno a che fare con l'alcool e che è anche in grado di capire se l'autore stesse bevendo nel momento in cui scriveva.

Per analizzare l'algoritmo ha analizzato con l'aiuto del Turco Meccanico di Amazon 11.000 tweet inviati nello Stato di New York tra il luglio 2013 e il luglio 2014.

Per classificare ogni tweet era necessario che gli operatori del Mechanical Turk rispondessero a tre domande: «Il tweet fa riferimento a bevande alcoliche?»; «Se sì, il tweet si riferisce al fatto che l'autore o l'autrice sta assumendo bevande alcoliche?»; «Se sì, è probabile che il tweet sia stato inviato nel momento e nel luogo in cui l'autore stava bevendo?».

In questo modo Hossain ha "addestrato" tre algoritmi, ognuno dei quali è diventato in grado di rispondere a una delle tre domande, ottenendo un ottimo grado di accuratezza, compreso tra l'82% e il 92%.

Hossain e il suo team hanno poi sviluppato un sistema per individuare il luogo da cui erano inviati i tweet analizzando le parole: se qualcuno scrive parole come «casa», «bagno», «divano» o simili, l'algoritmo conclude che si trova a casa. Per verificare il funzionamento del sistema è stato usato ancore il Mechanical Turk.

Unendo i due sistemi è nato l'algoritmo che è in grado di capire se l'autore di un determinato tweet era ubriaco al momento in scrivere il post, e anche dove si trovava.

Sondaggio
Qual è il risultato corretto di 6/2(1+2) ?
1
9

Mostra i risultati (4170 voti)
Leggi i commenti (35)

Grazie a questo sistema Hossain è riuscito a indagare le abitudini degli utenti di Twitter nello Stato di New York per quanto riguarda le bevande alcoliche, scoprendo per esempio che i cittadini di New York preferiscono bere a casa o nelle vicinanze del loro domicilio, mentre chi abita in periferia tende a fare più strada per arrivare nel proprio bar preferito. Inoltre sono state individuate le zone in cui il consumo di alcol è maggiore.

Partendo da qui, Hossain ritiene di poter arrivare a stilare una statistica dell'uso di alcol, integrando i dati provenienti da Twitter con quelli di altre fonti.

«Possiamo esplorare la rete sociale dei bevitori per scoprire in che modo le interazioni sociali e il condizionamento del gruppo sui social media influenzino la tendenza a parlare di alcolismo».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quale di queste professioni obsolete secondo te ha ancora un futuro?
Agente di viaggio. C'è ancora qualcuno che prenota le vacanze in agenzia? (Parrebbe di sì)
Cassiera di supermercato. Sostituita dalle casse automatiche e dalla spesa online. (Ma i clienti rimangono affezionati al vecchio sistema)
Centralinista. Sostituito dai centralini digitali. (Eppure resiste in molte aziende)
Data entry. Mai sentito parlare di scanner e OCR? (Invece c'è chi inserisce ancora tutto a mano)
Dattilografo. I dirigenti moderni gestiscono il proprio blog, non dettano più gli appunti a una segretaria; al massimo usano il riconoscimento vocale. (Ma esistono davvero dirigenti... moderni?)
Impiegato di banca allo sportello. Con i conti online è una figura sempre meno utile. (Però in banca tutti lo cercano)
Giornalista. Con Google News, Facebook, Twitter e i blog, c'è ancora bisogno di loro? (Almeno dei migliori, evidentemente sì)
Postino. Con la posta elettronica, la posta tradizionale va diminuendo sempre più. (Ma ci vuole sempre qualcuno che la consegni)

Mostra i risultati (2764 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 20 aprile


web metrics