Cloud e arte

Un connubio moderno?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-03-2017]

Quali sono le origini del cloud e le sue potenzialità in relazione al mondo dell'arte?

Enrico Bisenzi, docente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, e Francesco Saliola, esperto in tecnologie di digitalizzazione dei beni culturali, ne discutono il 27 marzo nel corso del seminario "Cloud e arte: un connubio moderno?"

L'incontro, organizzato nell'ambito dei corsi di "Teoria e metodo dei Mass Media" e "Net Art" del professor Tommaso Tozzi, si terrà alle ore 11 presso l'aula 13 dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.

Enrico Bisenzi argomenterà sulla relazione tra Arte e Cloud, perché se le nuove forme d'espressione artistica fanno sempre più ricorso al digitale, allora vale pena iniziare a pensare a come salvaguardarle.

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I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

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Partendo da una serie di esempi legati a tematiche antropologiche e di storia dell'arte, Francesco Saliola, invece, mostrerà come il digitale non faccia altro che ripercorrere gli approcci arcaici all'altro e modelli relazionali da sempre presenti nella natura umana. Saranno infine illustrati aspetti tecnologici e operativi per "l'utilizzo consapevole del Cloud". L'incontro è aperto a tutti.

Enrico Bisenzi (1967), studioso delle reti telematiche e della comunicazione digitale fin dall'era pre-internet (fine anni '80), attualmente è consulente per svariate aziende private ed enti pubblici per aspetti di qualità della comunicazione digitale (accessibilità, usabilità e reperibilità delle interfacce) nonché docente presso accademie e enti superiori di formazione.

Francesco Saliola (1967), si è occupato a lungo di tecnologie digitali applicate ai beni culturali, in particolare nell'ambito dell'archeologia e del libro come manufatto. Con il tempo, l'attenzione si è spostata dalle tecnologie ai processi e alle metodologie, con particolare attenzione all'approccio Lean/Agile sempre più diffuso nel panorama dello sviluppo software. Parallelamente ha svolto attività di consulenza e formazione nell'ambito dell'editoria "tradizionale" e digitale, della scrittura professionale e della comunicazione istituzionale e d'impresa.

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