L'app per creare ransomware in pochi secondi, senza saper programmare



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-08-2017]

malware app

Il ransomware è la moda del momento, quantomeno tra i criminali informatici: dal loro punto di vista, e a meno di venir arrestati, permette di guadagnare senza troppa fatica.

Anzi, a voler essere precisi di fatica ce ne vuole proprio poca: nel web è tutt'altro che difficile trovare dei kit per realizzare il proprio malware senza dover scrivere una riga di codice.

I Trojan Development Kit si trovano facilmente sui forum che si occupa di hacking e tramite un servizio di messaggistica popolare in Cina.

Sono distribuiti sotto forma di app per Android e sono dotati di un'interfaccia semplice da usare: all'apertura permette di scegliere le opzioni necessarie per creare il proprio ransomware personalizzato, dalla chiave necessaria a sbloccare il dispositivo preso di mira alle animazioni da mostrare.

Completata questa fase, basta premere il pulsante Crea e il malware viene creato, a patto che l'aspirante hacker abbia già confermato l'iscrizione al servizio, che richiede il pagamento di una somma in denaro ai creatori dell'app.

Sondaggio
Hai mai acceduto a una rete Wi-Fi di qualcuno senza il suo permesso?
No, mai.
No, ma lo farei se ne avessi la possibilità.
Sì, ma era una rete Wi-Fi pubblica approntata appositamente.
Sì, ma era una rete Wi-Fi lasciata aperta e quindi ci potevo entrare anche senza le credenziali necessarie.
Sì, una rete Wi-Fi privata di cui ho hackerato la password (o di cui ho conosciuto la password).

Mostra i risultati (2306 voti)
Leggi i commenti (3)

Se tutto è regolare il malware viene salvato sulla memoria esterna del dispositivo usato per la creazione ed è pronto per essere diffuso.

Chiunque sia sufficientemente sfortunato da venir convinto con l'inganno a installare il malware, si ritroverà il dispositivo bloccato in attesa del pagamento del riscatto.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)


Approfondendo sulla pagina Symantec linkata all'articolo di ZN si evince che i ransomware creabili con l'app sono per Android e sono derivati dal trojan Android.Lockdroid.E.
2-9-2017 15:53

@zero Un conto è sviluppare sw, un'altro è unire vari blocchi di codice già scritto e fonderli opportunamente. In ogni caso, nell'articolo non è menzionato, potrebbe benissimo essere utilizzato un server (o più) nel Cloud per eseguire i compiti più pesanti
30-8-2017 22:04

Cesco67, se col PC vuoi sviluppare un app android, devi installare una montagna di software, incluso un emulatore di android. Fare il contrario, usando una banale app, penso sia impossibile.
30-8-2017 18:50

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
A inizio millennio per lavorare nella new economy bisognava trasferirsi nelle grandi città, soprattutto Milano. Oggi la banda larga si è diffusa, ci sono nuove piattaforme di collaborazione ed è cambiato l'approccio al lavoro. Alla luce di questo...
Abito in una grande città e qui rimarrò.
Abito in una grande città ma sto valutando di trasferirmi in provincia.
Abito in provincia e non mi sposterò di certo.
Abito in provincia ma sto valutando di trasferirmi in una grande città.
Abitavo in una grande città ma mi sono trasferito in provincia.
Abitavo in provincia ma mi sono trasferito in una grande città.
Città o provincia non fa grande differenza, ma mi sono trasferito (o sto valutando di trasferirmi) all'estero.

Mostra i risultati (1747 voti)
Giugno 2025
La Danimarca lascerà Windows e Microsoft Office, passando a Linux e LibreOffice
La macchina del caffè che fa a meno del serbatoio: estrae l'acqua dall'umidità dell'aria
In realtà i produttori fanno un favore agli utenti!
Il DNS europeo che promette di tutelare i dati personali
Guarda film pirata? Rischi fino a 5.000 euro di multa
Il Q-day è vicino
OneDrive: app e siti possono accedere a tutto il cloud
Windows 11, ennesimo aggiornamento che blocca l'avvio del PC
Maggio 2025
Il cripto-ladro è nella stampante e ruba un milione di dollari
Amazon, la IA ha trasformato la programmazione in una catena di montaggio
Lidar nelle auto: utile per la guida, letale per le fotocamere
Azienda IA in tribunale per il suicidio di un adolescente
Non è proprio legale... ma le sanzioni sono irrisorie
Pirateria, multati in Italia anche gli utenti finali
Bancomat da attivare e complessità digitale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 16 giugno


web metrics