Al solo scopo di infastidire gli utenti, pare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-01-2019]
Windows 10 ha ormai superato, come numero di utenti, Windows 7, un sistema operativo la cui data di morte è già fissata e si trova a meno di 12 mesi da qui.
Ciò non toglie che nel mondo ci siano ancora circa 700 milioni di persone che tuttora usano quotidianamente Windows 7 senza sentire il bisogno di cambiare, e che probabilmente buona parte di queste persone arriverà al 2020 per nulla convinta di dover passare a Windows 10. L'articolo continua qui sotto.
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L'ultimo di questi sassolini riguarda Windows Media Player e Windows Media Center nelle versioni per Windows 7: dal 25 gennaio, Microsoft ha infatti bloccato la possibilità di scaricare i metadati dai server.
Per ogni brano o video riprodotto non è più possibile ottenere informazioni come titolo, genere, artista, regista, attori e via di seguito, a meno che quei contenuti non siano stati riprodotti in passato e quindi Windows Media Player abbia già scaricato in precedenza i dati.
Le versioni di WMP che girano sotto Windows 8 e Windows 10 continuano invece a funzionare normalmente: è anche questo che lascia pensare che la mossa sia stata decisa proprio al fine di infastidire i più renitenti al passaggio.
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