QuadrigaCX si trova adesso in guai seri.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-02-2019]
Circa 190 milioni di dollari canadesi (oltre 126 milioni di euro) in criptovalute varie sono andati persi dopo che QuadrigaCX ha perso l'accesso ai portafogli offline che li contenevano.
QuadrigaCX è uno dei più importanti mercati canadesi di criptovalute, attraverso il quale vengono scambiati Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum, Litecoin e altre valute ancora.
Come ha fatto una realtà tanto grande a trovarsi in un guaio del genere? A causarlo è stata la morte inattesa, avvenuta lo scorso 9 dicembre, del fondatore Gerald Cotten.
Cotten non aveva soltanto dato vita a QuadrigaCX: ne era anche il gestore, operazione che conduceva dal proprio computer, del quale egli solo conosceva la password. Non solo: per evitare che qualcuno mettesse le mani sui portafogli dei clienti, il contenuto del disco era crittografato.
In totale, QuadrigaCX doveva ai suoi clienti 260 milioni di dollari canadesi in criptovalute. Di questi, una parte era disponibile nei portafogli caldi, ossia collegati a Internet; un'altra, quella maggiore, per motivi di sicurezza era ed è tuttora nei portafogli freddi, scollegati dalla Rete e accessibili solo a Cotten.
Solo Cotten conosceva le chiavi private per i portafogli, e solo Cotten aveva la password del computer. Il disco è cifrato, per cui non c'è modo di accedervi montandolo, per esempio, su un altro sistema, se non si possiede la password. Insomma, quel denaro ancora esiste, ma è come se fosse chiuso in una cassaforte inespugnabile.
QuadrigaCX sta ora affrontando «i problemi di liquidità» - come spiega il messaggio pubblicato sul sito - e naturalmente anche quelli legali che sono immediatamente sorti, ma la faccenda potrebbe essere anche più contorta.
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Alcuni utenti, tra cui esperti di criptovalute come Crypto Medication, sospettano che quei soldi in realtà non esistano: analizzando gli ID delle transazioni, gli indirizzi e gli spostamenti di denaro, Crypto Medication conclude che «non esiste alcun portafogli freddo identificabile collegato a QuadrigaCX».
QuadrigaCX, insomma, non avrebbe tutti i soldi dei clienti, che sarebbero in buona parte spariti chissà dove; la storia della morte del fondatore, in base a queste accuse, sarebbe quindi solo la base di una grande truffa.
Quale che sia la verità, per il 5 febbraio è fissata un'udienza per bancarotta presso la Corte Suprema della Nuova Scozia, ma gli esperti pensano che, comunque andrà, se davvero il denaro è conservato in un drive inaccessibile allora sarà impossibile recuperarlo.
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