GitHub blocca sviluppatori nei Paesi sotto embargo USA

Microsoft ha imposto pesanti limiti agli account, e senza nemmeno avvisare.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-07-2019]

github blocco account paesi embargo usa

Da poco più di un anno GitHub, la popolare piattaforma per sviluppatori, è stata acquisita da Microsoft ma fino a oggi, nonostante i timori iniziali, le cose hanno continuato ad andare più o meno come prima.

Pochi giorni fa, però, Anatoliy Kashkin, uno sviluppatore che su GitHub tiene il proprio sito e il software che sta sviluppando (GameHub), ha scoperto che al suo account erano state imposte delle limitazioni.

Il sito è diventato irraggiungibile (al momento in cui scriviamo è di nuovo online) e gli è anche stata negata la possibilità di creare nuovi repository privati; poteva crearne di pubblici, ma non cancellarli. Alla fine, quest'ultima possibilità gli è stata restituita.

Tutto ciò è accaduto perché Kashkin vive in Crimea, e la Crimea (regione dell'Ucraina) rientra nell'elenco dei Paesi verso i quali gli Stati Uniti impongono delle restrizioni commerciali, che si applicano anche a GitHub.

Ciò è in effetti dichiarato chiaramente all'interno delle Condizioni d'uso del servizio, ma fino a ora non s'era avuta notizia di alcun limite imposta ad utenti che risiedono in Paesi con i quali il commercio è sottoposto a restrizioni.

Kashkin è stato il primo a trovarsi in questa situazione, ma presto anche altri sviluppatori hanno preso a denunciare nel Web lo stesso comportamento da parte di GitHub.

Dato che la lista dei Paesi verso i quali gli USA impongono sanzioni commerciali comprende molti Stati in varie parti del mondo (come la già citata Crimea, Cuba, l'Iran, la Corea del Nord, la Siria), gli sviluppatori coinvolti sono sparsi per ogni dove.

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Si potrebbe obiettare che Kashkin e gli altri possono sempre fare a meno di GitHub e, per esempio, scegliere di ospitare da sé i propri progetti. Ma, al di là dell'incombenza di mantenere un proprio server, «la possibilità di essere scoperti è un fattore molto importante. Non credo che sarebbero in molti a scoprire GameHub se stesse su un server autogestito, né credo che sarebbero in molti a segnalare i problemi eventualmente scoperti» spiega ancora Kashkin.

«GitHub» - commenta lo sviluppatore iraniano Parham Alvani - «era una volta una piattaforma libera e aperta a tutti, ma ha deciso di limitare i contributi provenienti dagli account iraniani e la loro possibilità di far parte dell'ecosistema open source. Capiamo che GitHub possa aver preso questa decisione dietro pressioni del governo americano, ma da GitHub ci aspettavamo azioni più rispettose».

Le limitazioni imposte agli account sono ancora più seccanti in quanto sono state applicate all'improvviso, senza nemmeno avvisare i titolari con un minimo anticipo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Free software M$, è un ossimoro...
13-8-2019 11:52

E infatti chi fa vero free software è già passato a gitlab :lol: Leggi tutto
2-8-2019 12:42

Livello di onestà tipico di Redmond: ti taglio fuori dall'oggi al domani senza dirti nulla e cambio idea solo se a conti fatti mi conviene tornare a sembrare onesto. Come farà la gente a fidarsi ancora delle M$ è un mistero, per me.
1-8-2019 20:01

Meglio una struttura più aperta e distribuita, tipo Wikimedia... Leggi tutto
30-7-2019 14:15

{fabiotto}
Sono d'accordo con francescodue, ma temo che la cosa sia vastissima, praticamente tutti i sistemi cloud, ed estesa anche ad altri beni e servizi strategici che è assurdo che vengano gestiti da una azienda, ovunque si trovi, come per esempio i cavi sottomarini, i dns, i server mail e i motori di ricerca, solo per citare i... Leggi tutto
30-7-2019 11:14

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