Una recente analisi mostra che l'utima versione del sistema di Microsoft invia un sacco di informazioni anche a terze parti sin dal primo avvio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-02-2023]
Gli utenti di Windows non dovrebbero essere sorpresi se qualche ricerca mostra che il loro sistema operativo non è particolarmente in grado di tenere la bocca chiusa, inviando tutta una serie di dati a Microsoft durante il funzionamento.
Dopotutto esiste, all'interno di Windows, una funzionalità che si chiama telemetria e che ha palesemente proprio quello scopo: inviare a Redmond dati sul funzionamento del sistema, con la promessa che quelle informazioni vengano utilizzate in modo anonimo e soltanto per migliorare Windows stesso.
Questo è quanto racconta Microsoft, e non è falso; soltanto, è un po' parziale. Quando infatti qualcuno si mette a verificare quanto e con chi Windows 11 comunichi emergono cose interessanti.
Questo qualcuno è il canale YouTube The PC Security Channel che in un video (riportato in fondo all'articolo e significativamente intitolato Windows è diventato uno spyware?) ha analizzato con Wireshark tutte le comunicazioni in uscita di Windows 11 (controllando le richieste DNS), e le ha messe a confronto con quelle di Windows XP.
Ha così scoperto che non appena completata l'installazione, eseguito il primo boot, Windows 11 contatta diversi servizi online forniti da Microsoft (MSN, Bing, Windows Update e altri) ma anche diversi servizi di terze parti, come Steam, McAfee e il sito Scorecard Research di Comscore, che compie ricerche di mercato al fine di compilare «studi e rapporti sulle tendenze e i comportamenti in Internet».
La "telemetria" di Windows 11, insomma, non si limita a fornire informazioni tecniche al produttore del sistema operativo, ma contatta anche aziende specializzate in ricerche di mercato, editori pubblicitari e domini legati alla geolocalizzazione senza che l'utente apra un browser, e soprattutto senza chiedere il permesso ad alcuno.
Quanti sostengono che Windows 11 spii i propri utenti, insomma, e per questo motivo preferiscono adoperare sistemi liberi, non sembrano avere proprio tutti i torti.
Per capire quant'è peggiorata la situazione di Windows da questo punto di vista negli ultimi vent'anni The PC Security Channel, come dicevamo, ha sottoposto alla stessa analisi Windows XP, scoprendo che anch'esso si mette in contattato con un servizio remoto dopo l'installazione: contatta infatti Windows Update. E basta.
Vero è che nel 2001 Microsoft ancora non aveva ideato la telemetria, ma resta il fatto che un paio di decenni fa il sistema operativo si limitava a fare un controllo tecnico, senza alcun tracciamento né collegamento sospetto con chi si occupa di pubblicità. Adesso, invece, è molto più ciarliero: parla con tutti, e senza farlo sapere all'utente.
Il video di The PC Security Channel pare proprio confermare i peggiori sospetti di quanti temono per la propria privacy, e svela anche un'ultima cosa: le utility di terze parti che promettono di disattivare la telemetria riescono a bloccare alcune delle comunicazioni indicate, ma non tutte.
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