YouTube lancia Premium Lite: l'abbonamento economico (quasi) senza spot ma con molte rinunce



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-10-2025]

youtube premium lite
Foto di Collabstr.

YouTube ha introdotto ufficialmente in Italia il piano Premium Lite. E' una versione semplificata dell'abbonamento a pagamento che mira a offrire un'esperienza di visione priva di pubblicità, ma con alcune limitazioni significative. Il servizio è stato già testato in passato in alcuni Paesi europei e successivamente rilanciato negli Stati Uniti; ora è disponibile anche per gli utenti italiani al costo di 7,99 euro al mese, con un mese di prova gratuita.

Premium Lite rappresenta un risparmio del 43% rispetto al piano Premium tradizionale, che ha un prezzo di 13,99 euro mensili. Il taglio dei costi si riflette però in una riduzione delle funzionalità. Gli utenti che scelgono questa opzione possono godere della visione dei video senza interruzioni pubblicitarie, ma solo per i contenuti standard. Restano esclusi dalla rimozione degli annunci i video musicali, gli Shorts e le sezioni di ricerca e navigazione, dove banner e spot possono ancora comparire.

A differenza del piano completo, Premium Lite non include la riproduzione in background, il download dei video per la visione offline e l'accesso a YouTube Music senza pubblicità. Queste assenze rendono il piano meno adatto a chi utilizza la piattaforma in modo intensivo o come fonte principale di intrattenimento musicale. Google ha chiarito che il piano è pensato per chi desidera semplicemente eliminare le pubblicità dai video tradizionali, senza usufruire delle funzionalità avanzate.

L'introduzione di Premium Lite si inserisce in una strategia più ampia di YouTube per contrastare l'uso diffuso degli adblocker, che riducono gli introiti pubblicitari e hanno conseguenze sulla monetizzazione. Offrire un'alternativa economica potrebbe incentivare gli utenti a scegliere una soluzione ufficiale, pur rinunciando a parte dei vantaggi del piano Premium.

La ricezione del nuovo piano da parte del pubblico italiano resta da valutare. Se da un lato il prezzo più contenuto può attrarre chi è infastidito dagli spot ma non interessato alla musica o alla visione offline, dall'altro le limitazioni potrebbero scoraggiare chi cerca un'esperienza più completa.

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Commenti all'articolo (2)

{bikelap}
Google lucra su chi carica contenuti, pagandoli una frazione di quanto guadagna in pubblicità, e alla fine se ai creatori di contenuti va bene sono affari loro. Ma il fatto che voglia lucrare anche con chi guarda, solo perché fornisce il supporto con un software elementare, non mi sta bene.
4-10-2025 12:03

Finché funzionano, u.b.l.o.c.k + s.p.o.n.s.o.r.b.l.o.c.k su pc e pipepipe o tubular su android e passa il fastidio... test: 1: ublock = dark reader / u.b.l.o.c.k 2: adblock = Linux / a.d.b.l.o.c.k 3: adblocker = Windows Vista / a.d.b.l.o.c.k.e.r Ma i termini cambiano? una volta c'era anche router wifi....
4-10-2025 00:48

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