Lampi di Cassandra/ Un problema software ha costretto a terra 6000 Airbus A320, l’aereo più venduto al mondo. Cosa è successo esattamente e perché si tratta di una buona notizia? E perché ne conferma una cattiva, molte volte annunciata ma sempre ignorata?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-12-2025]

Mentre prendeva il caffè, Cassandra ha ricevuto una raffica di articoli (tutti uguali, e tutti ugualmente imprecisi) che annunciavano il più grande richiamo di aerei mai avvenuto, persino di quello dei tristemente noti Boeing 737 Max. La notizia: seimila Airbus A320 devono essere messi a terra per un problema ai computer di bordo. Per la maggior parte dei velivoli questo si tradurrà in un semplice aggiornamento software (in realtà il ritorno a una versione precedente), che durerà al massimo tre ore. Un migliaio di velivoli dovranno invece restare a terra per un periodo molto più lungo perché due computer di bordo, di versione più vecchia, dovranno essere sostituiti; e ovviamente in questo momento non ci sono al mondo i ricambi necessari per un componente così particolare.
Il fatto: il 30 ottobre di quest'anno un Airbus A320, mentre volava col pilota automatico in una situazione assolutamente tranquilla, ha subìto una perdita di quota improvvisa; come accade in questi casi, chi non aveva la cintura di sicurezza allacciata ha "volato" in giro per la cabina. Ci sono stati una decina di feriti, per la maggior parte tra il personale di bordo che, come rischio professionale, non può portare la cintura allacciata per la maggior parte del tempo. C'è stato un atterraggio di emergenza e sono scattate le severe procedure internazionali di verifica, previste quando si verifica un incidente aereo, anche lieve.
Il problema tecnico: si è scoperto che l'ultimo aggiornamento del software di bordo ha reso il funzionamento dei due computer che controllano gli alettoni dell'aereo più vulnerabile alle radiazioni solari (radiazioni, non luce). Un momentaneo picco di radiazioni solari, più intense in alta quota dove la protezione dell'atmosfera è minore, causato da una esplosione coronale solare, ha corrotto i dati dinamici di volo (non il software) causando l'improvviso malfunzionamento, che comunque è stato corretto dopo pochi secondi dal pilota automatico. Non sono noti i dettagli del perché un aggiornamento software abbia reso il funzionamento dell'hardware del computer più sensibile alle radiazioni solari. Le vie del software sono infinite e Cassandra potrebbe ipotizzare che i dati di volo siano stati spostati in una diversa posizione, in un componente più sensibile alle radiazioni.
Il rimedio in corso: la buona notizia è che il problema può essere risolto per la grande maggioranza degli aerei coinvolti reinstallando una precedente versione del software, operazione che richiederà solo poche ore. Per un migliaio di essi, tuttavia, sarà invece necessario sostituire i due computer di bordo, che sono di una precedente versione che non permette questa operazione. Sarà una operazione titanica di riparazione di mille velivoli, che avrà un effetto grave sull'aviazione mondiale; proprio in questi giorni ci sarà (o meglio avrebbe dovuto esserci) un picco di traffico dovuto alle festività negli Stati Uniti. Si pensi che al mondo non ci sono nemmeno abbastanza hangar per ricoverare gli aerei che dovranno restare a terra per essere riparati.
C'è comunque da notare che dal 30 ottobre è passato un mese abbondante senza alcun incidente; si potrebbero quindi far volare gli aerei incriminati mettendo un occhio alle previsioni di attività esplosiva solare, che sono note ore o giorni prima dell'aumento di radiazioni; ma certamente nessuno vorrà prendersi la responsabilità di una decisione del genere.
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Il confronto con il caso Boeing 737 Max
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