Call center sempre più all'estero

Campagna contro il trasferimento all'estero dei call center dei gestori telefonici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-12-2009]

Slc-Cgil, il sindacato della Cgil per i lavoratori delle Tlc, promuove una campagna nazionale contro il trasferimento all'estero delle attività e dei call center dei principali gestori telefonici italiani.

Secondo i dati della Cgil, Wind nel 2010 trasferirà in Romania almeno 300-400 posti di lavoro, tanto che i dirigenti dell'azienda rumena a cui sarà appaltato il lavoro stanno formandosi nel centro di Pozzuoli.

H3G (il gestore 3) già oggi avrebbe affidato in outosourcing ad aziende operanti a Tirana, Bucarest, Tunisi per un totale di 400 lavoratori. H3G ha già preannunciato che la percentuale di lavoro appaltato aumenterà e che saranno seguiti direttamente solo i clienti "a 5 stelle" (i migliori).

British Telecom, secondo stime prudenziali, darebbe lavoro a circa 100 operatori in Romania ed Albania.

Il gruppo Vodafone, di cui fa parte ora anche Tele2, darebbe lavoro (attraverso i suoi fornitori Comdata, Comdata Care, E-Care) a circa 300 lavoratori in Romania e sono in corso trattative per l'Albania.

Per Telecom Italia una stima di massima, sempre della Cgil, identifica in almeno in 500-600 i lavoratori che opereranno per Tim-119 in Tunisia, Albania, Romania, Turchia, Argentina.

Fastweb ha diversi fornitori che, per i picchi di traffico, si servono di call center in Albania e Romania.

La Cgil chiede una moratoria immediata della delocalizzazione all'estero per evitare di perdere nuovi posti di lavoro in Italia.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo