Paul Allen: Bill Gates tentò di farmi fuori

Nella propria autobiografia, il cofondatore di Microsoft traccia un ritratto cinico e impietoso dell'amico.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-03-2011]

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Più di trent'anni fa, quando Microsoft era ancora agli inizi, Bill Gates non aveva ancora sviluppato quella generosità che l'ha reso un notevole filantropo.

A svelare la bassa considerazione per gli amici che il giovane Gates aveva è Paul Allen, cofondatore di Microsoft, nell'autobiografia Idea Man: A Memoir by the CoFounder of Microsoft, che sarà in vendita negli USA dal 19 aprile.

Secondo quanto scritto nel libro, fin dall'inizio Gates avrebbe preteso una parte maggiore dell'azienda: voleva il 60%, percentuale successivamente aumentata al 64%, poiché "aveva fatto lui quasi tutto il lavoro sul BASIC".

Allen - sempre secondo la versione dell'autobiografia - accettò le condizioni. Pochi anni dopo arrivò in azienda Steve Ballmer (una presenza che avrebbe scavato un solco tra i due fondatori) e, nel 1982, Allen si ammalò di cancro.

Fu allora che Ballmer e Gates studiarono un modo per far fuori il collega che, a causa delle proprie condizioni di salute e non per colpa, non aveva più la produttività di un tempo.

"Avevo contribuito ad avviare l'azienda ed ero ancora un membro attivo della dirigenza, sebbene limitato dalla mia malattia, e i miei parnter e colleghi stavano tramando per farmi fuori" scrive nel libro, affermando di aver appreso del piano per escluderlo da Microsoft origliando dalla porta di un ufficio.

Nel 1983, in effetti, Paul Allen lasciò l'azienda ma senza accettare l'offerta di Gates - che voleva comprare le sue azioni pagandole 5 dollari l'una - e decidendo di mantenere la proprietà della quota che aveva allora, una decisione che l'ha portato oggi a esser tra gli uomini più ricchi del mondo (al cinquantasettesimo posto).

Il racconto di Allen getta davvero una pessima luce sul comportamento di Gates e Ballmer, all'epoca apparentemente più interessati al successo di Microsoft che alla salute degli amici.

Oggi Bill Gates, messo a conoscenza del contenuto del libro, si è limitato a dichiarare al Wall Street Journal: "Sebbene il mio ricordo di molti eventi possa essere diverso da quello di Paul, la sua amicizia e i contributi che ha fornito al mondo della tecnologia e a Microsoft sono per me molto importanti".

Steva Ballmer, invece ha preferito non commentare.

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