L'ESA: così nascono le stelle

Il telescopio spaziale Herschel svela un processo molto più tranquillo di quanto si pensasse.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-09-2011]

Heschel ESA nascita stelle esplosione tranquillo

Bisogna ringraziare l'Osservatorio Spaziale Herschel dell'ESA se finalmente gli astronomi sono riusciti a capire in che modo, di norma, si formano le stelle.

Fino a ieri si pensava che la causa più frequente fosse l'interazione tra galassie che, in maniera esplosiva, portava alla formazione di stelle.

Oggi si sa invece che il processo che si verifica maggiormente è molto più tranquillo: non è alle collisioni tra galassie che dobbiamo la formazione delle stelle, ma ai gas presenti nelle galassie stesse.

Per scoprirlo, i ricercatori hanno considerato la radiazione infrarossa emessa dalle galassie, che permette di quantificare l'attività legata alla formazione di stelle misurando le emissioni con una lunghezza d'onda pari a 8 micron.

Quando le stelle nascono a causa di una collisione tra galassie, allora vi sono deboli emissioni su quella lunghezza d'onda; il fenomeno opposto si verifica invece quando le stelle nascono nella maniera più "rilassata".

Questo secondo scenario si verifica nell'80% delle galassie, e diventa quindi certamente il metodo preferito per l'apparizione di nuovi Soli.

«I risultati del nostro lavoro» - spiega Giulia Rodighiero, che ha guidato lo studio - «indicano che i processi graduali di formazione stellare che avvengono nelle galassie a disco sono predominanti».

Quanto ai fenomeni che portano i gas a formare le stelle, vi sono ancora diversi aspetti da chiarire.

«Uno scenario possibile, recentemente proposto, suggerisce che flussi rapidi di gas freddi possano alimentare le galassie, fornendo loro un flusso continuo di materiale grezzo per supportare l'attività di formazione delle stelle» racconta David Elbaz dell'ESA.

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