Il ministro Severino: è necessario regolamentare i blog

Per il guardasigilli i blog possono essere ''criminogeni'' e vanno regolamentati come i giornali.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-05-2012]

paola severino regolamentare blog

È peggio dell'influenza: a quanto pare non appena ci si siede su una poltrona da ministro si viene contagiati dalla mania di voler regolamentare i blog.

Dopo il non ancora chiaro ritorno della legge "ammazza-blog", il ministro della Giustizia Paola Severino ha avuto modo di ribadire la propria posizione sull'argomento al Festival Internazionale del Giornalismo, che si è tenuto nei giorni scorsi a Perugia.

«È necessario regolamentare i blog. Il cittadino ha il diritto di interloquire con un altro cittadino» - ha concesso il ministro - «ma lo deve fare anche lui seguendo le regole. Credo questo sia un dovere di tutti, anche di chi scrive sui blog».

Il problema è che, stando a quanto si capisce dalle parole pronunciate a Perugia - riportate insieme ad altri lanci d'agenzia sul sito del Ministero della Giustizia - secondo il ministro Severino non ci sarebbero leggi applicabili ai blog i quali, per loro natura, sarebbero inoltre molto più sfuggenti dei giornali.

«Il giornale ha una sua consistenza cartacea. Il giornalista è individuabile e l'editore anche ed è dunque possibile intervenire. Il blog ha invece una diffusione assolutamente non controllata e non controllabile. È in grado di provocare dei danni estremamente più diffusi. Ecco perché bisogna vederne anche la parte oscura. È un fenomeno certamente positivo per certi aspetti ma nel quale si possono annidare anche cose negative (può essere un punto criminogeno). Questo mondo va regolamentato».

Che fare, dunque? Introdurre l'obbligo di rettifica? Paola Severino lo esclude, ma non in linea di principio: soltanto perché sarebbe «molto difficile» applicarlo; non potendo intervenire direttamente, il ministro chiede allora che i blog si pongano autonomamente dei limiti.

«Autoregolamentatevi e autodisciplinatevi perché allora quello dei blog diventerà un mondo veramente utile per la crescita sociale del nostro e di altri Paesi».

Pare di capire, insomma, che il desiderio di regolamentare c'è ed è forte, ma non viene portato avanti soltanto per difficoltà pratiche, costringendo il ministro a ripiegare su un appello alla responsabilità dei blogger (dal quale, peraltro, si deduce come questi siano generalmente ritenuti degli irresponsabili, incapaci di limitarsi da sé).

È poi interessante notare come tutto ciò sia emerso dopo la presentazione dei dati relativi alla fiducia degli italiani verso l'informazione online, decisamente superiore a quella verso quella tradizionale (giornali e televisioni).

Il ministro Severino, sognando in sostanza di poter applicare il modello utilizzato per i giornali anche al web, sembra ignorare questa situazione: dato che già esistono e sono applicabili anche ai blog le norme sulla diffamazione, aggiungere nuovi legacci significherebbe soltanto ridurre l'informazione online allo stesso livello di quella tradizionale, che gode ormai di così poca fiducia.

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